La condanna di un ispettore di polizia del Commissariato di Mazara accusato di abuso d’ufficio è stata invocata dal pm Anna Cecilia Sessa. Alla sbarra, in Tribunale, è l’ispettore Giuseppe Rifiorito, per il quale il quale il rappresentante dell’accusa ha chiesto due anni e quattro mesi di reclusione. Secondo l’accusa, Rifiorito avrebbe vessato il presidente della Lega Navale di Mazara, Giovanni Rocca, con controlli alla struttura e multa per mancanza di un’autorizzazione reputata necessaria per una serata con musica e balli. Della Lega Navale il poliziotto sotto processo era anche socio e secondo l’accusa pare ci fossero frizioni con il presidente.
A difendere Rifiorito è l’avvocato Gianni Caracci, che nella sua arringa ha detto: “Non c’è stato alcun abuso d’ufficio, anche perché né mancherebbero i presupposti. Sia del danno ingiusto, che della condotta ingiusta. Entrambi elementi configuranti l’abuso d’ufficio. A livello soggettivo, inoltre, manca il cosiddetto dolo intenzionale, in quanto non c’era nessuna volontà da parte di Rifiorito di danneggiare la Lega Navale italiana. Sulla questione, invece, di aver dato disposizione mentre era in ferie, noi sosteniamo che, sulla base del regolamento delle forze di polizia, queste sono in servizio permanente. Quindi, anche fuori dal normale orario di servizio o in ferie, hanno l’obbligo di intervenire quando vengono a conoscenza del fatto che sono stati commessi degli illeciti, penali o amministrativi”.
Circa un mese fa, in aula, l’ispettore Rifiorito si è difeso affermando: “Sono imputato a causa del mio eccesso di zelo. Per aver fatto il mio dovere anche quando ero in ferie o oltre l’orario di lavoro. Ho sempre agito nel pieno rispetto di leggi e regolamenti”. I fatti contestati a Rifiorito sono relativi all’agosto/settembre 2014.