Otto mesi di reclusione sono stati inflitti dal giudice monocratico di Marsala Matteo Giacalone a due mazaresi processati con rito abbreviato per un furto all’interno dello stabilimento Poiatti. I due condannati sono Maurizio Bonanno, di 32 anni, e Giuseppe Di Majo, di 37. Entrambi sono stati condannati anche al pagamento di una multa di 400 euro, nonché al pagamento delle spese processuali.
Secondo l’accusa, il 2 febbraio 2011, Di Majo e Bonanno, dopo essersi introdotti all’interno del noto pastificio mazarese, avrebbero rubato 19 longheroni in ferro zincato (valore: circa 500 euro). La pena inflitta dal giudice Giacalone è la stessa invocata dal pubblico ministero.
A difendere i due imputati sono stati gli avvocati Walter Marino e Antonio Gebbia, che avevano chiesto l’assoluzione degli imputati “perché il fatto non sussiste”. E in subordine il “non doversi procedere per difetto di querela”, oppure la concessione delle circostanze attenuanti generiche “con il minimo assoluto della pena e il beneficio della sospensione condizionale”.