La nomina di Daniela Virgilio a consigliere dell'Airgest, nuovo membro del Cda della società che gestice l'aeroporto di Trapani-Birgi, senza alcuna esperienza nell'ambito dei trasporti, continua a fare discutere.
Da più parti si deununcia una politica poco seria, con sottogoverni affidati senza alcuna professionalità.
Da Pietro Savona a Daniela Toscano i giudizi sono negativi e allo stesso tempo di bocciatura per la scelta infausta del presidente della Regione, Rosario Crocetta.
Sono manovre elettorali, intese sotto l'aspetto della politica del sottogoverno per cercare di arraffare dei voti.
Categorico lo è anche Giacomo Scala, ex sindaco di Alcamo e segretario regionale di Sicilia Futura. Per Scala è suicida il comportamento di Crocetta: “Se vi vuole dare alla Sicilia un futuro non si può non pensare all'industria più importante che è quella del turismo. L' Airgest per il nostro territorio non può che essere una società strategica e non può essere trattata come merce di scambio per sottogoverni di comodo. Ovvero c'è una politica di piccolo cabotaggio che avviene nel silenzio irresponsabile di tutti i deputati della provincia di Trapani, a partire proprio da Baldo Gucciardi”.
Per Giacomo Scala l'attuale deputazione regionale è complice delle nomine e del sistema Crocetta: “Gucciardi o avalla scelte di basso profilo oppure è distratto, e mi auguro che lo sia. Marsala vanta circa cinquecento b&b, San Vito Lo Capo è un volàno per il turismo e la stessa Castellamare del Golfo si è sviluppata moltissimo e ci chiediamo dove sono le risposte del governo regionale?”.
Nulla di personale contro Daniela Virgilio, politicamente si lamenta la non competenza del settore e soprattutto il fatto che sia stata premiata nonostante una candidatura, alle ultime amministrative di Erice, contro il PD che schierava, vincendo, Daniela Toscano.
Dei sei candidati ad Erice la Virgilio è arrivata sesta con 834 voti. “La Virgilio non ha nessuna colpa - continua Scala - lei ha chiesto ed è stata accontentata, ricompensata con un sottogoverno. Nei posti giusti ci vanno i migliori, ci vuole una idea di Sicilia, “c'è una miopia gestionale da parte della Regione sull'aeroporto di Trapani e ci sarà un corto circuito, questi sottogoverni vanno affidati a dei professionisti e Airgest deve diventare società strategica per il rilancio del turismo sul nostro territorio. Il mondo intero ci guarda. Proprio adesso in occasione del Google Camp di Menfi, nel nostro aeroporto ci sono tanti aerei privati, siamo al centro del Mediterraneo”.
Sullo sviluppo dell'aeroporto Scala si rifà a quelli che sono i punti di Area Vasta che passano dalla complementarietà con l'aeroporto di Palermo, i collegamenti veloci ferroviari.
Giacomo Scala ha le idee chiare su come sviluppare l'indotto del Turismo e di come fare diventare centrale uno degli hub migliori di tutta la Sicilia occidentale.
E' candidato alle prossime regionali del 5 novembre, la lista è quella di Sicilia Futura e la coalizione è quella di centro sinistra. Non chiedono le primarie, non sono avvezzi del sistema ma certamente chiedono la discontinuità dal governo Crocetta: “Quando si parla di discontinuità non parlo solo da Crocetta, che è anche un uomo simpatico, ma da tutta la Giunta. Il presidente non è da solo e se, ad esempio, l'Agricoltura è al collasso la colpa sarà dell'assessore al ramo e quindi di Antonello Cracolici. I disastri di Crocetta non sono tutti suoi”.
Quella di Sicilia Futura sarà una lista forte e che ospiterà il socialista, fresco di acclamazione congressuale regionale a segretario, Nino Oddo: “Ospitiamo Oddo che ha preso un accordo con noi in vista delle prossime regionali. Riguardo alle voci, infondate, di una eventuale candidatura di Giacomo Tranchida dentro la nostra lista è un'idea che non è proprio nel campo delle ipotesi”.
E sulle quota rosa prende sempre più campo la presenza in lista di Eleonora Lo Curto, “ una persona gradita”, dice Scala.
Eleonora Lo Curto potrebbe propendere per la formazione di centro di sinistra di Sicilia Futura, quindi non più Forza Italia, in seguito alla candidatura di Stefano Pellegrino approdato all'ARS da poco, candidato per lo scranno di novembre seppur ancora non abbia fatto in aula nessuna dichiarazione di appartenenza a Forza Italia. Eletto nella lista del PDL e avvocato personale del senatore Tonino d'Alì.
Sui programmi Scala parla di “un gruppo di lavoro con il quale vogliamo essere protagonisti e crediamo fortemente che il sistema delle Autonomie Locali vada rafforzato e non ucciso”.
Sul nome del candidato presidente il centro sinistra non ha ancora fatto una sintesi: “ non c'è un uomo davvero forte da mettere tutti insieme, un vero leader e a meno di novanta giorni il perimetro della coalizione non è ancora circoscritto. Io sono per la politica dei valori e credo che bisogna operare con coerenza”. Scala si riferisce ai centristi di Alfano “ non si può sostenere un governo nazionale di centro sinistra per anni interi e poi scegliere in Sicilia lo schieramento di centro destra. Spero che Matteo Renzi abbia fatto chiarezza lo scorso mercoledì quando, al termine della presentazione del suo libro, ha incontrato i leader dei vari partiti”.