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18/10/2017 06:00:00

Mimmo Turano: "Io nel listino, ma corro per arrivare primo nell'Udc a Trapani"

 Mimmo Turano candidato alle elezioni regionali del 5 novembre con l'UDC e inserito pure nel listino del presidente Nello Musumeci. Come va la campagna elettorale?

Va bene, finalmente è finito il tormentone del listino. Ci sono e per me cambia poco.

Sta facendo questa campagna elettorale in maniera rilassata?

No, l'esatto contrario.  La raccolta del consenso è sempre complicata, voglio raccogliere il consenso sulla proposta politica. Io sono nel listino ma non voglio essere eletto con il paracadute ma dalla forza del territorio.

Partendo dal territorio la questione dell'aeroporto di Birgi tiene banco, la chiusura delle piste per dei lavori, la soppressione dei voli, il contratto di co-marketing scaduto. Cosa accadrà?

Con assoluta franchezza vorrei portare le lancette dell'orologio indietro al 2008 quando mi sono insediato come presidente della provincia di Trapani. A giugno del 2008 ho ricevuto una polpetta avvelenata che è sta la vendita delle azioni di compartecipazione della Gesap per un prezzo esoso per le casse della Provincia. Non ho avuto dubbi nello spendere il danaro pubblico perchè quell'operazione mi consentiva di aumentare la quota della Provincia e quindi ridimensionare i privati  e di liquidare l'operazione Gesap quasi indolore. Ci siamo reimpossessati dell'aeroporto, abbiamo poi fatto l'accordo di co-marketing con la Ryanair, i passeggeri sono aumentati del 400%. L'obiettivo era mantenere i ritmi che abbiamo raggiunto. Se ci impegna a sottoscrivere un contratto di co-marketing e poi non lo si fa siamo dalla parte del torto. La Regione ha fatto la sua di parte.

E' d'accordo con Eleonora Lo Curto che parla della necessità di una sola società  di  gestione per tutti gli aeroporti della Sicilia?

No, esagerata. La Sicilia è grande e io dividerei la Sicilia in Orientale in quella Occidentale ma questo è già scritto  sul piano dei trasporti presentato dall'assessore Pistorio prima di dimettersi

La lista dell'UDC è molto forte....

Quello era nei fatti e non potevo fare diversamente,  con il listino che mi è stato concesso in caso di vittoria del candidato presidente Musumeci si sarebbero due deputati. Questo non mi esime dal fare una campagna elettorale impegnativa, faccio la campagna elettorale per me.

Chi potrebbe essere il secondo dopo di lei?

Io il secondo non lo guardo mai, ho costruito una lista dove tutti possono essere secondi per davvero.

Turano, leggendo le dichiarazioni dei suoi consiglieri comunali a Marsala la scelta elettorale per le regionali pare sia quella di fare campagna per Baldo Gucciardi...

Considero Coppola, Sinacori e Milazzo, oltre tutte le persone che ci sono dentro l'UDC, delle persone serie e per bene, amici miei. Persone corrette. Ho letto con attenzione le dichiarazioni, qualche sbavatura c'è stata. Incontrerò i consiglieri certamente.

Lo farà prima del 5 novembre?

Io il chiarimento lo considero in corso, non credo e non vedo ostacoli e non vedo tradimenti e imboscate. Non è il costume di queste persone, io sono sereno.

Ci dice qualcosa del suo programma elettorale?

Con Musumeci c'è stato un patto di governo, tra forze politiche e le cose dette hanno una visione futuristica, dobbiamo capire quali sono gli assi importanti per sviluppare l'isola. La dimensione turistica va dimensionata sui sistemi portuali e aeroportuali.

Lei ha un curriculum politico lungo, è una politica che ripiega sempre su se stessa che si ricicla e che non è capace a rigenerarsi?

Eravamo in tanti quando abbiamo iniziato, io mi presento serenamente all'elettore e voglio essere giudicato per quello che ho fatto. La politica non ha saputo rigenerarsi è un pezzo di verità.

Musumeci dovrebbe nominare i suoi assessori e forse anche inventarsi le deleghe. Troppi i nomi fatti da Giuseppe Guaiana a Toto Cordaro. Miccichè ha chiesto almeno quattro assessori. E lei?

Dobbiamo essere chiari, le deleghe sono stabilite per legge e gli assessori li nomina il presidente che ancora non è stato eletto. Ad elezioni avvenute la coalizione si riunirà e in base ai numeri e alla forza che i partiti avranno dato al presidente eletto si stabilirà come fare amministrare il programma che abbiamo scritto insieme. Questa è politica e non c'è nulla di cui vergognarsi.