Giacomo Scala, ex sindaco di Alcamo, candidato alle elezioni regionali del 5 novembre con la Lista Sicilia Futura - Psi a sostegno di Fabrizio Micari Presidente. Come sta andando la sua campagna elettorale?
E’ una campagna molto bella e allo stesso tempo complicata e difficile. Tanti incontri e poca voglia da parte della gente di parlare di politica, almeno al primo approccio. La gente ci dice che è stanca perché vive il problema principale del lavoro e quando le risposte non arrivano, allora è evidente che il primo responsabile è la politica e poi chi ne fa parte e chi si appresta ad essere candidato diventa il terminale dei problemi della gente.
Giacomo Scala qual è la maggiore difficoltà trovata, la composizione della sua lista o Fabrizio Micari che i partiti si tengono stretto e non lo lasciano alle folle delle piazze qualora oggi ci fossero.
Io ho sposato un progetto, credo che Micari dovrebbe essere un po’ più incisivo ma è una novità, parla il linguaggio dell’oggi, il linguaggio della nuova classe dirigente di domani. Mi pare la persona adeguata, credo che non è stata molto adeguata la politica che lo ha messo in campo, molto in ritardo rispetto agli altri competitor.
Giacomo Scala, quali i punti fondamentali del suo programma all’Ars magari già nei prossimi centro giorni del nuovo parlamento regionale?
Le prime cose da fare non ce le dobbiamo inventare. Credo che la prima cosa da fare sia la finanziaria e pensare al primo bilancio, poi è evidente che ci sono degli impegni che ognuno deve assumere come parlamentare per lo sviluppo di questo territorio. Io ho fatto una proposta, l’ho lanciata ma mi pare che non è stata recepita dagli altri che sono forse tutti concentrati sulla campagna elettorale alla ricerca del voto e a raccontare meno quello che si può fare. Io penso che dal giorno 7 di novembre bisogna fare una lobby sul territorio dei deputati nazionali, regionali e dei sindaci per fare un master plan di quelle che sono le esigenze del territorio e pensare di attrarre quante più risorse possibili per far in modo che questo territorio possa definitivamente decollare. Non manca nulla, manca soltanto che ci siano persone per bene che si occupino una volta tanto per davvero di questo territorio che ha risorse eccezionali in tutti i settori.
Giacomo Scala, quale sarà la sua azione mirata sull’aeroporto di Birgi?
L’aeroporto intanto bisogna attenzionarlo a livello di infrastrutture e poi la prima cosa che bisogna fare e mettere una governance importante che sappia davvero gestire questa società che deve diventare strategica per la Regione siciliana. Un aeroporto che si deve collegare non in maniera subalterna a Palermo ma in maniera complementare e con la dignità che ha questo territorio, perché penso che insieme ci potrebbe essere una grande sviluppo. Se si fa ancora la politica del campanile non si va in nessun posto. Tutti i più importanti finanziamenti vengono dati a coalizioni di territorio. Non esiste più Alcamo, Marsala o altri, esiste la provincia di Trapani, esistono territori di area vasta, quindi bisogna cambiare passo e mentalità e sotto questo profilo anche per l’esperienza accumulata da amministratore credo di poter dare un contributo importante a questa provincia.
Giacomo Scala tra lei e Nino Oddo chi arriva primo in lista?
Non lo deciderò io, lo decideranno gli elettori. Io mi sento sufficientemente strutturato, Oddo penso che si sentirà lo stesso, io penso di avere qualche voto in più.