La Rai perde i Mondiali di Calcio di Russia 2018. Le partite le trasmette Mediaset. Domani, nella sede di Cologno Monzese, Pier Silvio Berlusconi spiegherà alla stampa i dettagli di una delle più importanti operazioni messe a punto dal gruppo sul fronte dei diritti tv.
Mediaset ha infatti annunciato di essersi aggiudicata per la prima volta i diritti in esclusiva dei Mondiali di calcio Russia 2018 di cui offrirà tutti i match in chiaro sia in Italia sia in Spagna.
Tutte le 64 partite della Coppa del Mondo FIFA 2018 saranno visibili per la prima volta sulla tv commerciale italiana, spiega una nota del gruppo Mediaset che offrirà ai suoi telespettatori gratuitamente e in esclusiva l’evento sportivo più importante del 2018.
Oltre che in Italia, “Russia 2018” sarà visibile in diretta anche sulle reti spagnole del Gruppo Mediaset, primo e unico polo televisivo europeo di tv in chiaro.
Qui si brinda con la vodka #Russia2018 @PremiumSportHD @QuiMediaset_it pic.twitter.com/CScKZyBBQ8
— Sandro Sabatini (@Sabatini) 21 dicembre 2017
”Usigrai e CdR Raisport esprimono sconcerto per la mancata assegnazione dei diritti in chiaro dei mondiali di calcio in Russia. Un fatto gravissimo e inaccettabile sia a livello di immagine (non era mai accaduto nella storia del servizio pubblico) e sia nei confronti di tutti i cittadini”. Lo dichiarano in una nota Usigrai e Cdr Raisport, a poche ore dall’annuncio di Mediaset di aver ottenuto i diritti per trasmettere in chiaro tutte le 64 partite dei prossimi campionati mondiali.
”I giornalisti di Raisport erano motivati e pronti a coprire questa competizione mondiale nel migliore dei modi com’è sempre avvenuto nelle passate edizioni e con grande successo non soltanto in termini di ascolti per la nostra Azienda”.
“Il Mondiale di calcio” – continuano – “con o senza l’Italia è e resta un grande evento sportivo di interesse generale. Più volte in questi ultimi mesi l’organismo sindacale di Raisport ha chiesto e non ottenuto dall’Azienda un incontro per parlare dei Mondiali di calcio e di altri grandi avvenimenti sportivi che storicamente fanno parte del patrimonio della Rai (vedi F1 fortemente a rischio) e che vanno però sempre difesi nell’interesse dei nostri utenti che pagano il canone in bolletta e che hanno quindi il diritto di vedere sulla Tv di Stato questi grandi eventi”.
“I giornalisti di Raisport”, conclude la nota, “sono in stato di agitazione e pronti allo sciopero”.