Ci sono 1.200 scuole siciliane che hanno chiesto i controlli di stabilità antisismica all’assessorato regionale all'Istruzione. «Abbiamo avviato l’esame delle domande per poi avviare i controlli» spiega l’assessore Roberto Lagalla. Ma all’appello mancano ancora molti altri istituti. Sono 4.300 infatti le scuole siciliane che secondo l’anagrafe regionale hanno bisogno di interventi di messa in sicurezza. Solo 700 scuole hanno effettuato le verifiche sui rischi in caso di terremoto: un adempimento necessario se poi si vuole accedere ai finanziamenti per i lavori.
«Faremo una seconda chiamata – afferma l’assessore Lagalla – ed entro l’anno faremo una richiesta di progetti per lavori. Ci sono circa 130 milioni disponibili che potrebbero aumentare con le prossime assegnazioni». L’assessore aggiunge: «Vogliamo che le amministrazioni locali siano nelle condizioni di mettere in sicurezza le scuole in base all’agenda stabilita con il presidente della Regione, Nello Musumeci».
Il cronoprogramma dell'assessore prevede che entro la fine di marzo siano esaminate le 1.200 domande ed entro l’estate vengano finanziate le verifiche. Dopo l’estate poi si potranno avviare le richieste di progetti per i lavori di riqualificazione per i quali sarà data priorità ai casi più gravi. «Avvieremo una prima tranche – dice Lagalla - poi seguiranno gli altri. Chi sarà più veloce potrà partire per primo».