Si torna a parlare di abusivismo edilizio e di sanatorie, di escogitare modi per salvare le case abusive costruite in Sicilia. E lo fa l'assessore all'Ambiente e Territorio Totò Cordaro facendo infuriare gli ambientalisti: "esiste in Sicilia un abusivismo di indispensabilità che va ben oltre il concetto di necessità".
Per l'assessore del governo Musumeci è "necessario predisporre un disegno di legge condiviso e di buonsenso redatto in collaborazione con autorità giudiziarie, tecnici, commissioni competenti per porre fine a una piaga da troppo tempo aperta". L'abusivismo edilizi è un reato che "necessita di essere affrontato con competenza, senso di responsabilità, valutando le singole fattispecie anche alla luce degli ormai numerosi pronunciamenti giurisprudenziali. Una commissione costituita da tecnici, autorità giudiziaria, presidenti delle commissioni Ambiente e Affari istituzionali redigerà un proposta normativa di buon senso e ampiamente concordata su cui cercheremo il confronto in aula".
Non ci stanno, alle parole dell'assessore siciliano, le associazioni ambientaliste, Legambiente su tutte:
“In prossimità di qualsiasi tornata elettorale, si torna a lisciare il pelo agli abusivi. E’ cronaca recente il crollo, a Siracusa, di una piscina abusiva realizzata su un terreno a rischio. Si tratta di un esempio eccelso di abusivismo di indispensabilità? Ci chiediamo se siano uno scherzo le parole pronunciate dall’assessore regionale al Territorio ed ambiente”, dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia.