Sarà omicidio stradale e non più colposo, il capo d'imputazione contestato a Pietro Raneri, il pensionato che il 5 maggio dello scorso anno, lungo la Provinciale 55 per Alcamo Marina si scontrò con la moto guidata dal 48enne Alessio Lanzarone che, a causa delle ferite riportate morì qualche ora dopo all'ospedale civico di Palermo dove era stato trasferito con l'elisoccorso.
Nel corso della prima udienza, che si è svolta davanti al giudice del tribunale di Trapani, è stato cambiato, dunque, il capo d'imputazione e determinante per questo è stato il sopralluogo dell’ottobre dello scorso anno che ha definito geometricamente i punti di osservazione da diverse angolazioni del luogo dove è avvenuto l'incidente.
La moto dello sfortunato Lanzarone e l'auto del pensionato sono state portate sul luogo dell'incidente e poi in un'officina dove sono state messe vicine per avere un quadro più chiaro della dinamica del sinistro.
La prossima udienza stata fissata per il 19 giugno. La moglie e la figlia, il fratello e i genitori di Alessio Lanzarone - molto conosciuto in città non solo per via della professione di architetto ma anche per suoi trascorsi sportivi - si sono costituiti parte civile.