La signora Lucia D’Angelo e il figlio Leonardo Candela di Alcamo si costituiranno parte civile al processo che vede imputati Giuseppe e Pietro Pace, padre e figlio, arrestati perché li avrebbero minacciati per farli desistere dall’acquisto di una villetta in vendita in un’asta giudiziaria.
Le presunte vittime lo hanno comunicato al gup di Trapani Emanuele Cersosimo che dovrà decidere, nell’udienza preliminare fissata per il 5 giugno, se rinviare a giudizio i due uomini accusati di estorsione e turbata libertà degli incanti. Giuseppe Pace è detenuto nel carcere di Trapani dal settembre del 2017, mentre il figlio è agli arresti domiciliari.
Quanto accaduto risale a maggio del 2017, quando ad un’asta la signora D’Angelo si aggiudicò una villetta dopo che una banca aveva avviato la procedura esecutiva. Da allora, madre e figlio, secondo quanto raccolto dalle indagini degli inquirenti, non avrebbero avuto più tregua, fin quando hanno trovato 8 cartucce da caccia vicino la loro casa e a quel punto si decisero a denunciare il tutto alle forze dell’ordine.