Per "omessa attività di controllo e sorveglianza della complessa e pericolosa situazione venutasi a creare nei cieli di Ustica", il Ministero della Difesa e quello delle Infrastrutture devono risarcire la compagnia aerea Itavia fallita dopo l'abbattimento del suo Dc9 caduto in mare il 27 giugno 1980 con 81 vittime per "l'esplosione esterna dovuta a missile lanciato da altro aereo". Lo ha deciso la Cassazione confermando la responsabilità dei ministeri: tra qualche mese stabilirà se 265 milioni di euro bastano o sono troppi.