Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
02/06/2018 06:00:00

Marsala: le erbacce, il degrado e l'incuria. Dal lungomare Boeo ai quartieri popolari

Marsala è davvero città turistica, è una città accogliente? La risposta a questa domanda potrete darla solo dopo aver visto foto e video allegati a questo nostro articolo. Dopo quanto riportato da tp24.it su Porticella c'è stato l'intervento del Comune. Abbiamo proseguito il nostro giro per la città per verificare le condizioni del verde pubblico. Siamo stati al lungomare e in due quartieri popolari ma lo scenario, purtroppo, appare sempre lo stesso: erbacce incolte già bruciate dal sole, sia sulle strade che sui marciapiedi, a testimonianza di uno stato di abbandono e incuria.

L'Amministrazione fa finta di non vedere, e se vede e non sollecita gli operai ha una doppia responsabilità. Eppure ogni anno il sindaco Alberto Di Girolamo emana la sua ordinanza con la quale obbliga i cittadini, proprietari di terreni incolti, a provvedere alla pulizia per evitare possibili incendi. Potremmo mutuare l'idea della sindaca di Torino: pecore e cavalli ovunque, ma anche da un punto di vista animalista siamo messi male, sotto la sufficienza.

Al Lungomare Boeo frequentato da tanti cittadini e da quei pochi turisti che ammirano il tramonto, si può solo guardare l'orizzonte, a terra è meglio evitare. I marciapiedi sono ricoperti di sterpaglie, non c'è la minima cura e attenzione e tutto è lasciato al “tempo che va”. Non si può dire che nessuno passi da quell'arteria. E' una delle strade principali della città.

Altro luogo e altro degrado. A Sappusi le erbacce hanno raggiunto altezze importanti. Di fronte ai due licei, Scientifico e Pascasino, la situazione è imbarazzante. Quell’imbarazzo, invece, che non sembra provare l'Amministrazione, che dovrebbe avere il coraggio di presentarsi adesso al cospetto dei cittadini con un formulario simile all'indice di gradimento dei servizi offerti da un'azienda. Qui sotto il video con le foto al completo dei luoghi dove siamo stati.

Se non si è in grado di leggere i commenti, di accettare le critiche, è meglio non assurgere al ruolo di personaggi politici pubblici, se poi si pensa di essere moralmente superiore ad altri allora lo si dimostri. Come? Facendo funzionare la macchina amministrativa. E basta con la lagna che va tutto bene. Viviamo qui, a Marsala, e non a Fantasilandia. I bambini di Sappusi non possono giocare per strada, sono forse bambini di serie “c”? Ce lo spieghi il sindaco, ce lo spieghi l'assessore, ce lo spieghino tutti i consiglieri che entrano negli uffici dei Servizi Sociali, non vedono le erbacce? La scarsa attenzione per il patrimonio del verde pubblico urbano e per le esigenze dei cittadini è una mancanza assoluta di programmazione.

Non va meglio in un altro quartiere popolare, quello di via Istria. I marciapiedi sono ricoperti dall'erba secca. Qualcuno si avvicina dicendoci che in quella zona puliscono solo quando c'è la festa della “Madonna di Contrada Ciancio”, in occasione della processione. Amen. Ma vi ricordate quale era uno dei punti del programma del sindaco, Alberto Di Girolamo, sposato dunque da tutti gli assessori che ne compongono la Giunta? Eccovi una perla del 2015: “Il verde è un elemento di grande importanza ai fini del miglioramento della qualità della vita nella città”. Vorremmo, però, capire in quale era geologica doveva avvenire tutto ciò. La promessa elettorale era di tutelare e curare il verde pubblico, incrementando le presenze arboree e per questo sarebbe stato adottato il Piano del Verde pubblico e privato. Udite, udite, qui viene il bello: “Gli interventi di cura e di manutenzione non saranno più episodici e parziali”.

Villa Cavallotti, sempre secondo il punto del programma, sarebbe dovuta diventare un parco a misura di bambini. Provate ad entrarci, i giochi sono arrugginiti e rotti. Non dovevano realizzare un polmone verde? Utopia. Dove hanno realizzato tutte queste cose? Al villaggio dei puffi, forse. Per il resto, la situazione ve la mostriamo con queste nostre foto. Altro che spazi pubblici accoglienti, regna in assoluto l'abbandono e il degrado. Adesso potete rispondere al quesito d'apertura di questo articolo. Per le vostre segnalazioni a Tp24.it: scrivete a redazione@marsala.it, redazione@tp24.it o alla nostra pagina Facebook.