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03/06/2018 06:00:00

Marsala, le bollette pazze dell'acqua sono tornate come un incubo nelle case dei cittadini

Ci risiamo. Pazze erano l'anno scorso e pazze sono quest'anno. Cosa? Le bollette dell'acqua. I cittadini in questi ultimi giorni si sono visti recapitare dal servizio idrico, delle bollette con la data di scadenza al 30 aprile del 2018. Peccato che siamo a maggio, quasi giugno, e che come sempre nella situazione di confusione e di smarrimento ci finisce il cittadino.

L'errore, ammesso che possa capitare una volta, come è possibile che dopo un anno si ripeta? L'inefficienza anche in questo settore si fa sentire, a detta poi di molti cittadini non sono state effettuate le letture dei contatori. Tra le bollette arrivate ci sono i conguagli del 2017, su consumi che vengono indicati superiori anche a quattro volte rispetto al reale consumo. Ad un utente è arrivata una bolletta con un consumo di 2.131mc ma il consumo effettivo è di un quarto meno. A fronte di tutti i guasti idrici alle condutture, che hanno visto una fetta della città restare senza acqua per giorni interi, ora c'è anche la beffa della mancata lettura, delle bollette pazze e arrivate già scadute da oltre un mese.
A questo si aggiunge il fatto che ai numeri telefonici indicati in bolletta, per avere chiarimenti in merito, non risponde nessuno. Mai. Come sempre, del resto. Quindi il cittadino non sa a chi rivolgersi.

Rimanendo in tema potremmo dire che l'Amministrazione fa acqua da tutte le parti, servizio idrico da incubo tra bollette salate e rotture alle condutture. Sono tante le segnalazioni che sono arrivate, e poiché l'acqua è un diritto e un bene pubblico, i maggiori controlli devono essere accurati, cercando di tutelare il cittadino e non bombardandolo con bollette già scadute e con letture mai avvenute. Verrebbe da dire, l'acqua come il petrolio, con i costi siamo lì. Per i ristoratori e determinate attività commerciali i costi lievitano ancora di più. C'è da chiedersi, allora, se queste bollette siano legittime oppure no? Intanto bisogna capire cosa si sta andando a pagare, trattasi del Servizio Idrico Integrato.

Il cittadino paga il consumo dell'acqua potabile con delle fasce che vanno dall'erogazione del servizio residenziale ovvero commerciale, su questo viene calcolata l'iva, poi c'è la cosiddetta quota fissa. Ora, se le letture dei contatori non sono avvenute si tratta di un consumo presunto e non effettivo. Le letture dovrebbero essere fatte almeno due volte l'anno, invece ancora una volta si assiste all'arrivo di bollette esose, a conguagli forfettari e maggiorati a fronte di una rete idrica fatiscente, dei continui guasti e delle relative mancanze di acqua.
Correrà ai ripari l'Amministrazione come l'anno scorso e come nel 2016?  Se non dovesse trattarsi di un errore allora c'è una discrepanza tra il costo da pagare e il servizio effettivamente ricevuto, tenendo conto degli allacci abusivi e della dispersione dell'acqua per la rete idrica pari ad un colabrodo. Problemi questi che non possono essere fatti ricadere sul cittadino.