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04/06/2018 06:00:00

Ci voleva tanto? Finalmente hanno ripulito il Parco archeologico di Marsala

Finalmente hanno pulito il Parco archeologico di Marsala, e non è stato facile.
Il Parco Archeologico di Marsala non ha mai goduto di ottime stagioni, la situazione al suo interno era tragica. Lo stato di incuria e di abbandono non ha consentito i cittadini e turisti - preziosi ospiti - di potersi vantare della visita.


Circa dieci giorni fa l'assessore regionale ai Beni Culturali, Sebastiano Tusa, è arrivato a Marsala per presentare il suo libro, ed è stata d'obbligo la visita al Baglio Anselmi.
A raggiungere Tusa è la deputata regionale marsalese Eleonora Lo Curto, dell'UDC, insieme constatano la situazione indecorosa, la presenza di erbacce alte a misura di bambino, se non di più.
Il Parco versa in uno stato drammatico, immediata la reazione della Lo Curto che pensa di ripulire il Parco Archeologico di Marsala con la stessa modalità con cui, qualche settimana prima, è stato ripulito il sito di Segesta. Allora si pensa ad una semplice, ma importante, convenzione con l'ESA, il cui commissario è Nicola Calderone. Niente di strabiliante. Ogni tanto la politica presta attenzione e cura per il territorio.


Quel pomeriggio stesso c'è il via libera da parte di tutti gli attori interessati, l'indomani la convenzione viene firmata e nella giornata di mercoledì 29 maggio i lavori al Parco Archeologico vengono avviati. Segno che quando si vuole, e si trovano i soldi o il metodo per ottenere servizi, le cose si possono fare.

Ma c'è sempre il momento della polemica. Perchè nella stessa giornata circola una foto tra il sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, il deputato di Forza Italia Stefano Pellegrino, e il consigliere comunale Vito Cimiotta. E la cosa non piace a chi si è attivato per la pulizia del sito.

Pellegrino se avesse voluto avrebbe potuto collaborare alla iniziativa della Lo Curto, che invece è rimasta a fare gli assoli sul territorio perchè le altre parti politiche sono dedite a guardare se il vento soffia con scirocco o con tramontana.

Il sopralluogo al Parco Archeologico, per comprendere che tipo di lavori andavano fatti, è stato effettuato dalla Lo Curto insieme a Guttadauria, capo centro dell'ESA. La deputata ha poi chiesto maggiore sinergia e collaborazione al sindaco Di Girolamo, l'obiettivo è la riapertura del Decumano Massimo, utilizzando quei pensionati che presidiano l'uscita dei ragazzi dalle scuole, così da garantire un servizio di guardiania al sito. Anche qui basterà stipulare una convenzione tra il Comune di Marsala e la Sovrintendenza ai Beni culturali.

Altra questione è quella legata al corso di Laurea in Viticultura ed Enologia, eccellenza marsalese, unico corso in tutto il meridione di Italia.
L'università di Palermo è pronta a richiamare la facoltà in sede centrale, facendo perdere a Marsala questa grande prospettiva di sviluppo culturale ed economico. La provincia risulta la più vitata di Italia, impensabile che il corso di studi debba chiudere i battenti, ma c'è l'ex Provincia che chiede che i locali vengano lasciati liberi, in un'ottica di risparmio.
L'Ente del resto può chiedere lo sgombero dei locali non essendoci un contratto di affitto ma un comodato d'uso gratuito, tenuto conto del fatto che il Libero Consorzio deve occuparsi, cosa che già fa, degli affitti che riguardano gli istituti superiori e non le Università. Il tutto nell'ottica che riavuto indietro l'immobile vi finisca ubicato il Liceo Classico, lasciando i locali attuali.


Faccenda difficile e complicata, nella giornata di mercoledì mattina il Primo Cittadino ha deciso di riunire le parti in causa per tentare di arrivare ad una soluzione. La deputata Lo Curto non è stata invitata, il sindaco forse la vede come una nemica, chiamata però dal commissario Raimondo Cerami ha presenziato alla riunione.
Al momento non si è raggiunta nessuna soluzione definitiva ma, tiene a sottolineare l'onorevole capogruppo dell'UDC, che sarà lei stessa a chiedere l'audizione in quinta commissione all'ARS degli attori principali, nonché l'istituzione di un tavolo tecnico regionale dove saranno invitati il Commissario della Provincia, Raimondo Cerami, il Sindaco Alberto Di Girolamo, Roberto Lagalla, assessore regionale all'Istruzione e Formazione Professionale, Ruggero Razza, assessore alla Salute, il Rettore Fabrizio Micari, il Presidente del Tribunale di Marsala, l'ASP di Trapani, il Comandante del 37 stormo.


L'intenzione sarebbe quella di utilizzare il vecchio ospedale San Biagio di Marsala, non dimenticando che ci sono i locali anche dell'aeronautica vicino alla marinella, ma non in ultimo si vuole capire quando saranno liberi i locali del vecchio Tribunale: “Farò le barricate-dice la deputata- per evitare lo sfratto e la chiusura del corso di Laurea in Enologia, bisogna subito attivarsi per fare un censimento di tutti gli immobili”.