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19/06/2018 07:31:00

Marsala, droga: una condanna per Gianluca Dardo e un’assoluzione per Calogero Patti

 Un anno e dieci mesi di reclusione è la pena patteggiata da uno dei due giovani marsalesi, Gianluca Dardo, di 23 anni, arrestati in un’operazione antidroga condotta dalla polizia a fine aprile 2017.

Assolto, invece, l’altro arrestato: Calogero Patti, di 22 anni. A condannare Gianluca Dardo (figlio del noto pregiudicato, sempre per fatti di droga, Gaspare Dardo) è stato il gup Riccardo Alcamo.

L’avvocato difensore Diego Tranchida è riuscito, comunque, a far qualificare il fatto contestato come di “lieve entità”. Come già riconosciuto, sempre su input della difesa, dalla Cassazione in fase cautelare. Il patteggiamento, inoltre, implica il ritorno in libertà. E’ stato, invece, assolto “per non aver commesso il fatto”, Calogero Patti, difeso da Massimiliano Tranchida, che ha dichiarato: “Sono soddisfatto perché è stata riconosciuta l’estraneità ai fatti del mio assistito”. Lo scorso anno, però, la droga era stata trovata proprio nell’abitazione del Patti. Per questo motivo scattò l’arresto. Ma fu, poi, accertato che in quel periodo Patti aveva dato l’abitazione in affitto, o in comodato, a Dardo. Anche se la sera dell’irruzione della polizia anche Patti fu trovato all’interno dell’appartamento. “Avevano deciso di magiare una pizza insieme - spiega la difesa – tanto che gli agenti arrivano quasi contemporaneamente al dipendente della pizzeria che stava portando quanto era stato ordinato per quella cena”. Il blitz era scattato perché gli investigatori del Commissariato di via Verdi sospettavano che l’abitazione fosse stata trasformata in centro di spaccio. L’irruzione fu effettuata subito dopo avere bloccato un tossicodipendente che usciva dall’immobile con una dose di cocaina. Poi, nel corso della perquisizione domiciliare, veniva trovata droga nascosta in diversi punti dell’appartamento, tra cui l’armadio della camera da letto e i cassetti del mobile credenza. I poliziotti rinvennero un involucro con 11 grammi di cocaina, un panetto di 35 grammi di hashish e un modesto quantitativo di marijuana. Trovato anche materiale per il taglio e il confezionamento delle dosi e 800 euro in banconote di vario taglio. La somma è considerata provento dell’attività di spaccio.