Il Comune di Marsala dovrà sborsare circa 210 mila euro per l’incidente stradale in seguito al quale, la sera del 26 giugno 2012, al Pronto soccorso dell’ospedale “Paolo Borsellino”, morì il 21enne Andrea Cacioppo.
Il giovane subì un gravissimo trauma toracico andandosi a schiantare con il suo ciclomotore lungo la via Mazara Vecchia. Probabilmente, perse il controllo del mezzo per una buca o un avvallamento del manto stradale.
E per questo motivo, il Comune di Marsala è stato condannato a versare un congruo risarcimento ai familiari (madre e sorella) di Cacioppo, che prima di andare a sbattere contro un palo della telefonia strisciò con il ciclomotore contro il muro di recinzione alla sua destra. Il decesso avvenne dopo alcune ore di osservazione al Pronto soccorso. Al momento dell’incidente, Andrea Cacioppo non indossava il casco protettivo. E su questo aveva puntato il legale che ha difeso il Comune, l’avvocato alcamese Nicolò Solina. Ma i legali della famiglia del giovane deceduto, gli avvocati Carla Zichittella e Alessandro Casano, hanno fatto rilevare che la morte fu causata da un forte trauma toracico, non cranico. E quindi il fatto che Cacioppo non indossasse il casco protettivo è irrilevante. E il giudice Mary Carmisciano ha dato loro ragione. La via Vecchia Mazara è la naturale alternativa alla trafficatissima strada statale 115 per Mazara. E d’estate anche al lungomare che conduce verso le affollate spiagge del versante sud marsalese. Tantissimi sono, perciò, gli automobilisti e i centauri che per raggiungere il centro cittadino, o per andare in direzione opposta, decidono quotidianamente di percorrere questa arteria intermedia, il cui manto d’asfalto, in parecchi punti, lascia alquanto a desiderare. E in passato, infatti, non sono mancati gli incidenti mortali.