Le strade di Marsala continuano a rimanere al buio e ciò aumenta da un lato la percezione di poca sicurezza da parte dei cittadini e dall’altro il rischio di incidenti stradali.
Sono decine le segnalazioni di strade al buio che abbiamo fatto in questi mesi sulle pagine di tp24. Molte di queste non sono state per nulla attenzionate. Il lungomare Florio che porta ai lidi, ad esempio, continua a rimanere al buio, ne abbiamo parlato qui.
La situazione è così dal oltre due anni, nonostante le denunce dei cittadini e degli automobilisti e quelle nostre testimoniate più volte con articoli e video, anche dopo la morte del giovane Vito Di Girolamoche, sempre lungo la strada provinciale 84, tra Marsala e Petrosino, ha perso la vita.
Con l’arrivo della bella stagione questa arteria diventa una delle più trafficate, sia di giorno e che di notte, e allora si dovrebbe intervenire immediatamente per rispristinare le luci che sono spente.
Purtroppo constatiamo che molte altre strade al buio da noi segnalate da tempo, rimangono tali. Quali? la via Vita, dove c’è una rotatoria, ma anche la prima galleria dello scorrimento veloce, la rotonda dell’aeroporto di Birgi. E tante altre.
Forse non si capisce che il problema della mancanza della luce nelle strade è una delle più grosse preoccupazioni dei cittadini ed è inevitabile, nel momento in cui accade un incidente in una strada poco illuminata o totalmente al buio, attribuirne la responsabilità anche a questa che può essere considerata una concausa.
Non sono mancate, infatti, le polemiche e le contestazioni da parte di chi ha commentato il brutto e triste incidente avvenuto domenica notte a Marsala, nel quale, purtroppo, ha perso la vita il 33enne Calogero Bertoldo. Lo scontro è avvenuto per una serie di casualità che hanno portato all’impatto tra la moto e il suv, ma sul fatto che la strada sia poco illuminata non ci sono dubbi. E lo stesso vale per la strada provinciale che prosegue in direzione Ciavolo.
“È successo in via Istria – dice una signora su Facebook commentando l’articolo dell’incidente. Ora la stessa via è nel buio più completo di fronte all'ufficio di collocamento. Tra l'altro anche i lampioni fra le case popolari non funzionano da parecchio tempo, ma il Comune con tutto il personale che ha, perché non interviene? - Si chiede la signora -". Forse il quartiere non rientra negli interessi del Comune? Forse le persone che ci abitano sono di categoria zeta? Ci vogliamo dare una mossa? -. Sono queste le domande che la signora pone all’amministrazione comunale, concludendo così: “aspettiamo che si verifichino altre tragedie dovute magari a inadempimenti?”.
I mesi passano e gli anni pure ma i cittadini marsalesi rimangono in attesa di vedere quel progetto che ha l’obiettivo di rinnovamento di tutte le luci nelle strade, fino a questo momento soltanto annunciato, posticipato più volte, e mai realizzato.
Per le situazioni palesi e di maggior pericolo non si capisce che cosa si attende per intervenire. Non ci si può rifugiare semplicemente in: “aspettiamo la gara d’appalto, non abbiamo i soldi o non è di competenza nostra”. La vita dei cittadini ha più valore di queste scuse, spesso burocratiche, e non è possibile, dopo tre anni di amministrazione della città continuare a sentirle come una lenta litania.