Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
13/07/2018 06:00:00

Marsala, la rivolta al "Giardino d'Infanzia": Cambiate le regole in corsa, utenti furiosi

 Divieto di frequenza per gli “anticipatari”, cambio di regole in corsa, alunni iscritti con il sorteggio, scuola il sabato solo se i genitori lavorano. Sono alcune delle sorprese contenute nel nuovo regolamento del Giardino d’Infanzia "Guido Baccelli", di Marsala.

La scuola materna del Comue ha, su direttiva del Sindaco, e della direttrice di Marsala Schola, Maria Cialona, cambiato il proprio regolamento. Ma lo ha fatto improvvisamente, quando giàle iscrizioni erano chiuse, lasciando interdetti genitori e personale.

Cosa prevede il nuovo regolamento? E’ confermato l’orario di apertura, dalle 8 alle 17, ma, con una sorpresa. La scuola è aperta dal lunedì al venerdì. E il sabato? Rimane aperta, ma solo per i bambini che hanno genitori che lavorano e che sono in grado di dimostrarlo. “In pratica - raccontano alcuni utenti alla redazione di Tp24.it - vuol dire non solo che chi lavora deve produrre  continua documentazione, pensiamo ad esempio ad un avvocato, o a un libero professionista, ma non viene contemplato che il sabato mattina magari noi mamme ne approfittiamo per accudire i nostri cari, o fare la spesa, riordinare casa”.

Ma la vera sorpresa riguarda gli “anticipatari”. Sono i bambini nati da Febbraio a Giugno del 2016, quelli insomma che compiono tre anni dopo gli altri e che vengono iscritti come più piccoli della classe. Ebbene, prima le loro iscrizioni sono state accolte. Poi si è scoperto che il nuovo regolamento vieta loro di frequentare la scuola a partire da Settembre, ma cominceranno il 2  Febbraio. “Con quale logica - si chiedono le mamme - è possibile inserire un bimbo in un contesto pedagogico a Febbraio?”.

Infine, altra sorpresa: le classi saranno fatte a sorteggio. “Dicono che sia un provvedimento per evitare disparità - commenta Ornella Adamo, direttrice del Baccelli - ma in realtà ho fatto una rapida analisi delle classi degli anni precedenti, e non mi pare di aver notato classi con tutti i bimbi provenienti da una estrazione sociale o da un particolare contesto. Anzi, a noi interessa che i genitori possano scegliere insegnanti e compagni per favorire il clima di educazione e di serenità del nostro istituto”.
Ma cosa pensa Ornella Adamo di questo regolamento? “Ho mandato le mie osservazioni a Marsala Schola” si limita a dire la dirigente, che continua, a proposito di un'altra novità introdotta: “E’ giusto prevedere che tutte le insegnanti siano laureate, come vuole la recente normativa, ma bisogna anche prevedere cosa fare con chi, non laureato, lavora da decenni con noi”.

“I nostri figli non sono pacchi” dicono le mamme, che, sul punto di guerra, sono pronte a fare ricorso per un regolamento cambiato dopo l’iscrizione.
Il regolamento per i “servizi educativi da zero a sei anni” è stato infatti adottato con delibera 13/2018, pubblicata il 19 Giugno, quando cioè le mamme avevano già fatto l’iscrizione, che scadeva lo scorso 6 Febbraio. “Nessuno dal Comune ci ha avvisato” dicono.
Oggetto del ricorso, in particolare, la parte in cui si stabilisce che i bambini anticipatari che “compiono tre anni tra il 1° febbraio ed il 30 aprile” possono essere ammessi alla frequenza, verificatesi le condizioni, solo con decorrenza dal 1 febbraio 2018. Una norma che introduce un’ingiustificata disparità di trattamento tra bambini, nonostante ci siano i posti disponibili. A parte il disagio per le famiglie di iscrivere i figli ma di poterli mandare a scuola solo da Febbraio. E fino a Febbraio con chi stanno?

Anche il sorteggio finisce nell’esposto dei genitori. Perché non è prevista la differenza tra i bambini che richiedono la mensa e quelli che invece se ne vanno prima. Terzo punto del ricorso, il sabato. Una regola che interferice con le esigenze dei genitori liberi professionisti che non possono “documentare“ l’esigenza lavorativa. “E’ l’ ennesimo atto di un’amministrazione incapace e dimentica delle regole che devono presiediare i rapporti con il cittadini” commentano i genitori, che si sentono "raggirati” e stanno già ponendo in essere le attività propedeutiche all’impugnazione del Regolamento, o a richiedere in blocco il trasferimento presso altre scuole. "Sono pronta ad ascoltare le loro ragioni" è il commento dell'assessore Anna Maria Angileri, che vedrà una delegazione di genitori la settimana prossima.