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13/07/2018 08:43:00

Marsala, imprenditore a processo per maltrattamenti e violenza. Il Pm chiede sette anni

Una severa condanna (7 anni di reclusione) è stata dal pm Silvia Facciotti per un 52enne marsalese (G.D’A., imprenditore edile) accusato di maltrattamenti in famiglia, minacce all’ex compagna e violenza sessuale, sia in danno della donna che delle figlie minorenni che questa aveva avuto con un altro uomo.

Secondo l’accusa, tra il 2006 e il 2013, la convivente sarebbe stata pesantemente “offesa e umiliata” in presenza dei figli, minacciata di morte e picchiata dall’imprenditore.

La donna sarebbe stata costretta, inoltre, a subire atti sessuali. E quando i figli difendevano la madre, anche loro sarebbero stati picchiati e ingiuriati. Quando, poi, la madre non era a casa, in più occasioni, l’uomo avrebbe molestato sessualmente le figlie della compagna, che all’epoca dei fatti erano ancora minorenni. Alla fine della relazione “sentimentale”, nel 2013, l’uomo avrebbe anche iniziato a tormentare l'ex convivente con messaggi minacciosi e ingiuriosi. Stanca di subire, la donna ha trovato il coraggio di denunciare. E nel processo si è anche costituita parte civile. E con lei anche i tre figli. I loro legali sono gli avvocati Laura e Salvatore Errera, che già assistono, in altri procedimenti, vittime in casi di maltrattamenti in famiglia. I legali di parte civile hanno chiesto, complessivamente, un risarcimento danni di 250 mila euro: 100 mila in favore dell’ex compagna dell’imprenditore e 50 mila ciascuno per i tre figli