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22/07/2018 08:26:00

Sbarchi di clandestini e contrabbando di sigarette: tre condanne a Marsala

 Per organizzazione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, nonché contrabbando di tabacchi esteri, il Gup di Marsala Annalisa Amato ha condannato a quasi tredici anni di carcere, infliggendo anche multe per 740 mila euro, tre degli otto indagati nell’operazione della Guardia di finanza “Sunrise”, che lo scorso anno ha fatto luce su un traffico di migranti tra la Tunisia e la Sicilia.

Ad essere condannati sono stati Antar Qualid Ben Mohamed, di 39 anni, Cheikh Narch Farese, nato a Mazara 26 anni fa, e Ammar Nejib, di 49. La pena più severa è stata inflitta al primo.

Ad Antar Qualid Ben Mohamed, infatti, il gup ha inflitto 4 anni e 9 mesi di carcere, nonché una multa di 300 mila euro. Cheikh Narch Farese, invece, è stato condannato a 4 anni e 8 mesi e Ammar Nejib a tre anni e mezzo.

Per entrambi anche una multa di 220 mila euro. A difendere i tre imputati sono gli avvocati Vito Riccardo Rao, Simone Bonanno e Giampiero Santoro. Per i tre nordafricani, i pubblici ministeri Antonella Trainito e Niccolò Volpe avevano complessivamente invocato diciotto anni di carcere e multe per 780 mila euro. Nell’ambito dello stesso procedimento, a fine maggio, sono stati condannati, con il patteggiamento della pena, altri tre imputati: Gaspare Gullo, 49 anni, di Mazara, e i tunisini Karim Salem, di 37 anni, e Sarra Ben Salem, di 21. L’indagine delle Fiamme Gialle riguarda due sbarchi clandestini avvenuti lo scorso anno sulle coste tra Mazara del Vallo e Campobello di Mazara. In uno di questi, il 24 maggio 2017, di fronte Campobello, uno degli immigrati morì annegato. A perdere la vita fu Haitem Hamda, di 29 anni. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, sarebbe stato gettato in mare da due presunti membri dell’organizzazione (i tunisini Issam Jemmali, di 31 anni, e Salim Bensalem, di 22, entrambi già rinviati a giudizio per omicidio in concorso) per accelerare le operazioni di sbarco. In quel momento, infatti, stava arrivando una motovedetta della Guardia di finanza.