“Non è stato commesso reato di stalking. Il mio assistito voleva solo vedere la figlia minore”. E’ quanto sostiene, in sintesi, l’avvocato Francesco Vinci, che ha fatto ricorso in appello contro la condanna a 10 mesi di carcere inflitta, lo scorso 26 marzo, dal giudice monocratico di Marsala Lorenzo Chiaramonte al tunisino Riadh Dhaoui, di 39 anni, processato per stalking in danno dell’ex moglie, L.B., 38 anni.
La donna ha accusato l’ex coniuge di averla tempestata di telefonate, con insulti e minacce. Aggiungendo che quando l’uomo tornava a Marsala l’avrebbe anche seguita nei luoghi in cui si recava. Il nordafricano, legalmente separato da L.B. dal 16 maggio 2013, al telefono avrebbe minacciato sia la donna che i suoi genitori. Epoca dei fatti: febbraio 2014/marzo 2015.