E’ iniziato, in Tribunale, a Marsala, il processo che vede padre Nicolò Genna, 76 anni, ex parroco della chiesa di contrada Addolorata, imputato per violenza sessuale su un minore originario del Gambia e offerta di denaro o posto di lavoro in cambio di rapporti intimi.
Secondo l’accusa, padre Genna avrebbe adescato un ragazzo africano minorenne ospite di un centro di accoglienza di contrada Bosco mentre il giovane camminava, come tanti in quella zona, sul ciglio della strada.
Con la scusa di un passaggio, lo avrebbe fatto salire in auto e poi con un “gesto repentino”, si legge nel capo d’accusa, gli avrebbe palpeggiato i genitali (coperti dai pantaloni).
Il giovane, però, non ha "gradito" e ha denunciato il fatto. Dichiarando, inoltre, che il prete, subito dopo, gli avrebbe detto che poteva dargli denaro o fargli avere un posto di lavoro in cambio di altre prestazioni sessuali. In questo caso il reato è tentato.
Il fatto sarebbe accaduto in una zona di periferia di Marsala il 14 agosto 2017. A difendere padre Genna è l’avvocato Stefano Pellegrino, mentre il giovane africano si è costituito parte civile con l’assistenza legale dell’avvocato Giacomo Lombardo. Il 6 dicembre si entrerà nel vivo con i primi testi del pubblico ministero.