Chiesto anche in appello l'ergastolo per i fratelli alcamesi Gatto accusati dell'omicidio Coraci. Le intercettazioni delle conversazioni in cui gli imputati dell'omicidio di Enrico Coraci, i fratelli Francesco e Vincenzo Gatto, si sarebbero quasi vantanti di averlo fatto fuori, sono state al centro della requisitoria del Procuratore Generale della Corte d'Assise d'Appello di Palermo che ha chiesto la conferma dell'ergastolo, sentenza già emessa al termine del processo di primo grado.
L'omicidio del 34enne, avvenne la notte tra il 20 e il 21 novembre del 2015 in via Ruisi ad Alcamo. Poco prima, nei pressi della panineria "Fame Chimica", luogo di ritrovo notturno per tanti giovani alcamesi, in seguito chiuso dai carabinieri, i Gatto - secondo alcune testimonianze - avrebbero avuto un alterco con Coraci, che sarebbe terminato con un chiarimento.
Coraci dopo si allontanò dalla panineria con la sua auto e si spostò fino in via Ruisi dove venne colpito a bruciapelo da un colpo di fucile al torace. Dopo due giorni di agonia Coraci morì all'ospedale Cervello di Palermo. Alla richiesta dell'ergastolo si sono associati anche le parti civili. La nuova udienza del processo è stata fissata il 22 novembre prossimo.