Una donna di Partanna è stata assolta “per non aver commesso il fatto” dal reato di tentata estorsione. Era accusata di aver creato un profilo Facebook falso, e con questo di aver intrattenuto un rapporto di amicizia con un uomo di Livorno, al quale, dopo messaggi e scambi di foto e video hot avrebbe chiesto del denaro per evitare che il tutto finisse in rete o ad amici e parenti. Questo è emerso dalle indagini della polizia postale coordinate dalla Procura di Livorno.
Nel corso del processo però la donna è stata assolta. Secondo il giudice infatti, non c'è la prova certa che sia stata la donna ad utilizzare quel profilo. I dati forniti da Facebook non provano, infatti, pienamente che sia stata lei a commettere il reato. E' vero che il profilo è stato attivato tramite l'utenza telefonica della donna, ma mancavano altri dati come l'indirizzo Ip del momento in cui è stato chiesto il denaro che collegasse la richiesta estorsiva alla donna. Il Pm aveva chiesto una condanna a due anni e 4 mesi, mentre per il giudice non c'è la certezza della colpevolezza.