L'ex vescovo della Diocesi di Trapani, Francesco Micciché, è stato ascoltato venerdì in procura. Nel primo pomeriggio a palazzo di Giustizia si è diffusa la voce della presenza di monsignor Miccichè che ha amministrato la Diocesi dal 1998 fino alla rimozione avvenuta nel 2012 per opera di Papa Benedetto XVI.
A luglio era stato emesso un avviso di conclusione delle indagini condotte dal Pubblico Ministero Sara Morri della Procura di Trapani, fatto che generalmente anticipa il rinvio a giudizio. Le accuse mosse nei confronti di Micciché, originario di San Giuseppe Jato, sono quelle di essersi impossessato dei soldi dell'8 per mille destinati alle opere di carità. Miccichè, che ha voluto essere sentito e pare che abbia fatto una lunga deposizione spontanea.
Secondo i magistrati della procura avebbe prelevato dai due conti correnti intestati alla diocesi e sui quali aveva la possibilità di fare le operazioni, una somma complessiva di 544mila euro utilizzata per altri scopi.
La vicenda di monsignor Miccichè è intrecciata con quella di Don Sergio Librizzi, l'ex direttore della Caritas, arrestato e condannato per concussione e violenza sessuale. Tra l’ex vescovo di Trapani Francesco Miccichè e l’ex direttore della Caritas don Sergio Librizzi ci sarebbe tato un patto che però Librizzi ha svelato ai magistrati che indagavano sugli ammanchi nella curia trapanese quando a gestirla era Miccichè che denunciava a sua volta il suo ex collaboratore, don Ninni Treppiedi.