Assolto perché il «fatto non sussiste», è questa la sentenza che assolve il quarantaduenne di Castellammare condannato in primo grado a 6 anni perché ritenuto colpevole di violenza sessuale nei confronti di una cugina minorenne.
L’uomo fu arrestato nel febbraio del 2016 con l'accusa di violenza sessuale sulla cugina di 14 anni. Le manette scattarono dopo che anche il padre della stessa ragazzina era stato arrestato per abusi nei confronti della figlia, ma secondo i riscontri dei militari anche il cugino avrebbe abusato della vittima nel corso di una gita in località «Acqua calda».
La ragazzina, però, sia nel primo che nel corso del secondo giudizio si è contraddetta più volte e la terza sezione della Corte di appello di Palermo, ha accolto la tesi difensiva degli avvocati Baldassare Lauria, Sofia Barbera e Caterina Gruppuso, che hanno puntato sull’inaffidabilità della ragazzina, e ha assolto l’imputato scarcerandolo immediatamente.