“La cultura trapanese fonda da sempre le sue radici nel mare. Esso con il “canto” della sua risacca ha attirato da sempre l’uomo, forse perché insito nella sua memoria vi è un legame profondo che risale alle origini della vita”. Paolo Balistreri, biologo marino, ha parlato lo scorso 1 dicembre, presso il ristorante Wine House di Trapani, dell’importanza che le conchiglie e gli animali che le costruiscono, i molluschi, hanno assunto e assumono nella vita dell’uomo.
Un interessante cammino nella storia della natura del mare e dei suoi abitanti che hanno dovuto fare i conti con il cambiamento climatico e con l’essere trasportati, involontariamente, dalle navi in transito consentendo l’“intrufolamento” di specie marine aliene, non native del Mediterraneo, con il rischio di minare gli equilibri preesistenti nel nostro mare.
L’attenzione di Paolo Balistreri si è soffermata sulle ricerche effettuate insieme a un’equipe di rilievo internazionale. La presenza di Luigi Bruno, creatore e curatore dell’ex Museo malacologico di Erice, e detentore di una vasta raccolta di esemplari di conchiglie di tutto il mondo, ha rafforzato l’importanza e la validità dei problemi prospettati dal biologo.
Nel corso dell’incontro sono state mostrate alcune conchiglie con lo scopo di illustrare la loro importanza in natura oltre che il loro coinvolgimento nella vita dell’uomo, in particolare nell’arte, nella storia e nella musica, senza dimenticare l’uso commestibile del loro mollusco.