Ruspe a Triscina. “Finalmente anche in quel territorio si cominciano a intravedere segni di legalità”. Le parole di di Gianfranco Zanna, presidente Legambiente Sicilia. "Finalmente anche a Triscina sono entrate in scena le ruspe per abbattere gli abusi edilizi. Per troppi anni quella è stata una zona franca, adesso un segno di legalità. Siamo solo all'inizio, quelle da abbattere sono 85 case, ma il primo colpo di piccone è servito a dimostrare l'intenzione dello Stato di far valere leggi e regole contro l'abusivismo edilizio anche in quel territorio. Adesso si vada avanti con le altre”.
Il primo colpo di ruspa è stato dato a un'abitazione di via 125, la cui ordinanza di abbattimento risale al marzo 1994. Sul posto poliziotti, carabinieri, finanzieri e vigili urbani.
I fabbricati abusivi, dichiarati inammissibili alla sanatoria, sono stati realizzati successivamente al 1976 e nella fascia dei 150 metri dalla battigia che è zona sottoposta a vincolo di inedificabilità assoluta. Le demolizioni vengono eseguite in seguito alle condanne dei loro proprietari per reati edilizi, emessi in un periodo che va dal 1994 al 2014.
Alcune di queste abitazioni erano già state abbattute dal Comune già due anni fa. Nonostante fossero stati acquisti dal Comune ai fini della demolizione, molti manufatti sono rimasti però occupati dagli ex proprietari. Per questa ragione l'ente locale ha previsto a loro carico ingenti somme come indennità di occupazione, oltre alle spese per la demolizione. Un paio di ex proprietari, per risparmiare, avevano già provveduto in autonomia alla demolizione dell'abitazione abusiva.