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21/02/2019 08:05:00

Perchè Giuseppe Lupo è indagato per corruzione

Pende sulla testa di Peppino Lupo, capogruppo all’Ars per il Pd, l’accusa di corruzione.
I fatti non sono così lontani nel tempo, si intrecciano le storie di vari personaggi nelle intercettazioni della Guardia di Finanza che ha portato il Pm di Palermo, Claudia Ferrari, a muovere l’accusa.


L’anno di riferimento è il 2015, agosto, sul finire dell’estate Sergio Capraro, responsabile dell’emittente Trm ha chiesto a Walter Virga, avvocato e amministratore giudiziario, braccio destro di Silvana Saguto, a quanto avrebbe dovuto ammontare il compenso per Nadia La Malfa, compagna di Lupo.
Quello che si evince concretamente è l’interesse di Virga nel mantenere e accelerare la collaborazione con La Malfa, aumentandone il compenso.
Virga gestiva i beni degli imprenditori Rappa, da società ad imprese alla concessionaria di auto all’emittente Trm.
La storia si complica quando Virga chiama Lupo chiedendogli se avesse ricevuto un determinato numero di cellulare, l’accordo passava evidentemente da una consulenza all’Ars per Virga, tanto che Lupo chiede l’invio di un curriculum aggiornato.
La Procura di Palermo perfeziona le accuse quando il contratto per la Trm viene inviato alla La Malfa e Virga, l’indomani stesso, viene investito di una consulenza all’Ars di 2000 euro per redigere un disegno di legge sui beni confiscati, incarico che venne immediatamente annullato quando sia Virga che la giudice Saguto furono raggiunti dagli avvisi di garanzia.


Per la Pm il deputato regionale del Pd è il corruttore: ha offerto una consulenza all’Ars a Virga in cambio di un contratto presso la Trm per la compagna Nadia La Malfa, contratto che venne firmato senza tenere conto, dice il magistrato, dell’interesse aziendale.
Politicamente c’è da sottolineare poi come Peppino Lupo abbia fatto assumere sua moglie, Nadia La Malfa, dal deputo Pd, di area renziana, Nello Di Pasquale, come addetto stampa per un incarico di 2000 euro al mese, dal 7 marzo 2018 al 6 marzo 2019.