Pescano 800 oloturie nello specchio di mare antistante il litorale trapanese in contrada Nubia a Paceco.
Sono stati così identificati e deferiti in quanto colti in flagranza di reato, quattro pescatori di frodo che avevano già cattuato 800 esemplari di oloturie, volgarmente dette cetrioli di mare, una specie la cui pesca è vietata da un decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.
Oggi le oloturie sono molte ricercate sul mercato asiatico, dove vengono utilizzate sia per la cosmesi sia come alimentazione. Le specie catturate sono state nuovamente lasciate in mare visto che erano ancora vive.
Il motivo del divieto è legato al positivo ruolo delle oloturie nella produttività dell'ecosistema marino e delle altre risorse biologiche del mare. La pesca indiscriminata della oloturia, infatti, potrebbe causare gravi e irreparabili danni all'ecosistema marino, nonché una conseguente diminuzione della biodiversità ed alterazione degli equilibri ecologici.
L’attività di contrasto alla pesca di specie ittiche vietate, rientra nelle più ampie competenze del Corpo delle Capitanerie di porto in materia di tutela della risorsa ittica, tra i cui obiettivi vi è senza alcun dubbio la tutela dell’ecosistema, della fauna marina e della biodiversità.