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15/03/2019 11:00:00

"FridaysForFuture", oggi lo sciopero degli studenti contro i cambiamenti climatici

La giornata di oggi passerà nella storia della lotta per il clima, con una sedicenne protagonista: Greta Thunberg, proposta per il Nobel per la pace. Da settimane il nuovo movimento degli studenti, trainato da Greta - che è in piazza con gli altri studenti svedesi di fronte al Parlamento di Stoccolma - e da altri giovani leader ambientalisti, chiede a gran voce ai governi dei rispettivi Paesi politiche più incisive contro il riscaldamento globale, in particolare per ridurre le emissioni di anidride carbonica, tra i principali gas serra. Lo sciopero salva-pianeta è un evento record: all'ultimo appello lanciato da Greta su Twitter quattro giorni fa ("Il 15 marzo lo sciopero nelle scuole continua. Abbiamo bisogno di tutti. Passa parola!"), hanno aderito movimenti di studenti in 123 Paesi diversi, con manifestazioni previste in 2052 città ai quattro angoli del pianeta. Il "FridaysForFuture", lo sciopero degli studenti contro i cambiamenti climatici, vede in Italia e Francia il maggior numero di raduni. L'Italia, con 235 raduni organizzati, è il Paese più attivo, prima di Francia (216), Germania (199), Stati Uniti (168), Svezia (129) e Gran Bretagna (111). In Europa la manifestazione del 15 marzo coinvolgerà gli studenti anche in Spagna (65), Portogallo (36), Belgio (31), Irlanda (31) e Finlandia (26).Molti studenti sono oggi in piazza. 

A Palermo diverse centinaia di studenti hanno raccolto l'appello degli 'amici del pianeta' partecipando alla marcia contro il cambiamento climatico.davanti al Teatro Massimo, una folla colorata e festosa di giovani che scandendo slogan come "Se non cambierà, lotta dura sarà", hanno esposto cartelli e striscioni con le scritte "Sciopero mondiale per il futuro", "Ci siamo rotti i polmoni", "E' inutile conquistare la luna per poi perdere la terra", e ancora "Altro che treni ad alta velocità, siamo al capolinea". Cori e flash mob: i ragazzi si sono disposti in circolo e hanno letto pensieri e riflessioni. Stessa azione simbolica a Palazzo dei Normanni, sede dell'Ars, con sit-in e messaggi ai deputati per chiedere al governo nazionale, tramite quello regionale, di dare seguito all'Accordo di Parigi.