Fabio Damiani, commissario straordinario dell'Asp di Trapani. Si è insediato nel dicembre 2018, sono passati già tre mesi, che idea s'è fatto della sanità in provincia di Trapani?
E' un'azienda sana, composta da personale altamente qualificato che necessita di alcuni aggiustamenti in determinati settori.
La provincia di Trapani soffre una carenza di organico un po' in tutti gli ospedali.
Questo è il problema più grosso. Ma è un problema di livello nazionale, non solo dell'Asp di Trapani. C'è carenza di dirigenza, e soprattutto di dirigenza medica in particolare di alcune branche.
Le ultime settimane sono state caratterizzate da due decessi “sospetti” nell'ospedale di Marsala, per cui sono state avviate delle indagini. Il primo decesso è quello di un uomo di 35 anni, arrivato in ospedale con codice verde. E' già possibile sapere se ci sono delle responsabilità?
Su questa delicata vicenda c'è un'indagine della magistratura, è stata disposta l'autopsia sulla salma, pertanto ragioni di prudenza impongono di aspettare l'esito di queste indagini. L'Asp non è rimasta ferma, ha avviato un'indagine interna. La prima fase di questa indagine si è completata con una relazione dei dirigenti del presidio, che ha escluso responsabilità a carico dei sanitari. Ma la direzione dell'Asp ha disposto un supplemento di ispezione che non è stato ancora ultimato. Al di là di quelli che saranno gli esiti dell'indagine c'è da dire che la persona che è arrivata in pronto soccorso è stata “triagiata” regolarmente, è stato eseguito un elettrocardiogramma. Il codice era verde, non c'era nessuno in pronto soccorso, quindi non c'era problema di affollamento. Il medico era impegnato ad assistere due codici rossi. Sotto il profilo organizzativo non vi sono motivi per ipotizzare responsabilità, ma attenderemo l'esito dell'indagine. Ho conosciuto la famiglia della persona deceduta, ho portato il mio rammarico per l'accaduto, ma non dobbiamo catalogare ogni evento come un caso di malasanità.
Dice che non è un caso di malasanità, ma è successo e basta.
Negli ospedali si può morire. Di recente a Palermo per la morte di una paziente, senza colpa di nessuno, il medico è stato aggredito e queste sono situazioni inaccettabili.
Anche a Marsala ci sono stati casi del genere. Di recente è stata aggredita una guardia medica, sono situazioni allarmanti, anche perchè questi ragazzi della guardia medica vengono spesso lasciati soli.
Certo. Sono situazioni allarmanti. Il medico di guardia medica fa un turno festivo, prefestivo, e notturno, ed è solo perchè il sistema non prevede la presenza dell'infermiere.
Come mai?
E' stato lo stesso Ordine dei medici a chiedere la modifica del contratto e a non volere l'infermiere perchè l'indennità è stata inglobata in quella che spetta al medico.
L'hanno voluto loro?
Il contratto oggi è questo, e non prevede la presenza di un infermiere. E' chiaro che le guardie mediche non possono dotarsi di guardie private, sarebbe un costo non sopportabile dall'amministrazione.
Da Palermo, in assessorato, che dicono su queste situazioni?
L'assessore ha disposto che le guardie mediche fossero dotate di determinate cautele e misure che sono state tutte attuate.
Che misure?
Le guardie mediche sono state dotate tutte di sistemi di videosorveglianza, di porta blindata, video citofono.
Quella di Marsala anche?
Quella di Marsala è a norma, c'è un sistema di videosorveglianza, videocitofono, c'è un cancello all'ingresso, e un sistema di chiamata alle forze dell'ordine attraverso un pulsante che può essere attivato dal medico. E' chiaro che non appena l'utente è dentro è difficile per il medico potere trovare delle soluzioni.
Una volta che lo fai entrare te lo devi piangere, in un certo senso.
Detto così è brutale. In quel caso la persona era un balordo, un tossicodipendente che poi ha posto in essere un atto ingiustificabile. Io ho fatto un encomio alla dottoressa che pur aggredita ha completato il proprio turno di lavoro. Non è andata a casa, e le ha fatto onore. Ma dobbiamo evitare che queste cose accadano.
Sovraffollamento, medici e infermieri che fanno tanti turni e che lamentano anche loro carenza di organico. Accessi impropri. Queste sono le principali questioni che riguardano i pronto soccorso. Come si risolvono?
La questione riguarda tutti i pronto soccorso dell'Asp della provincia di Trapani. In questo momento siamo in carenza di organico, c'è un concorso regionale e speriamo che a breve riusciamo a colmare queste carenze.
L'ex assessore regionale alla sanità, Baldo Gucciardi, due anni fa annunciò i concorsi. Era una promessa elettorale, perchè ancora non c'è traccia di quelle 5 mila assunzioni.
Non so se era una promessa elettorale. Il dato di fatto è che i concorsi non si sono fatti.
Perchè non si sono più fatti?
Non lo so. Il dato certo è che lo sta facendo questo governo regionale. I primi concorsi banditi sono quelli per le aree di emergenza, e quelli per anestesisti e rianimatori di cui l'Asp di Trapani è azienda capofila per il bacino occidentale della Sicilia. C'è una carenza di dirigenti medici realmente preoccupante. Abbiamo una carenza drammatica di pediatri, neonatologi, ortopedici, anestesisti, medici di medicina d'urgenza. Il problema è che nonostante abbiamo bandito diverse procedure di affidamento di incarico a tempo determinato purtroppo non troviamo dirigenti medici.
Bavetta, il suo predecessore, su Pantelleria introdusse dei bonus per i pediatri.
A Pantelleria la situazione è più drammatica perchè i dirigenti che vogliono trasferirsi sull'Isola sono davvero pochi. Questo pediatra per fortuna è arrivato. Stiamo cercando professionalità anche fuori dalla Sicilia. Ci siamo inventati dei bandi per conferire incarichi a gettone. Non trovando dei dirigenti medici che non vogliono essere assunti con contratto di lavoro dipendente pensiamo ad un incarico “a chiamata”, “a prestazione”, come fanno in Nord Italia.
Si fa una lista di medici disponibili e si chiamano all'occorrenza.
Professionisti che sono disponibili a coprire dei turni di lavoro e vengono pagati a prestazione. Questo perchè ci sono dei dirigenti medici che lavorano nel privato, avendo una partita Iva, possono essere disponibili a darci una mano.
Bavetta sosteneva che ai professionisti convenga di più esercitare in studi e cliniche privati che nel pubblico. E' d'accordo?
Non sono particolarmente d'accordo. L'azienda pubblica ha un appeal notevole, dà stabilità, pregio e rispetto.
Abolire il numero chiuso nella facoltà di Medicina, è d'accordo?
Il problema non è la mancanza dei laureati in medicina, ma aprire le scuole di specializzazione o creare dei collegamenti tra queste e le Asp. Questo ancora non c'è. In Sicilia visto che sono bloccati i concorsi da anni i nostri giovani specializzati hanno fatto i concorsi in altre regioni e si sono trasferiti.
Mobilità. Quando si fanno i concorsi si parte sempre dalla mobilità. Un altro suo predecessore, Fabrizio De Nicola, disse anni fa che i medici dovevano smetterla di pretendere di lavorare sotto casa.
Sono d'accordo con De Nicola. Bisogna andare dove c'è lavoro, io sono di Palermo e lavoro a Trapani. E' anche normale che una persona cerca di avere condizioni di lavoro migliori. La mobilità non è un capriccio, ma un dovere. La legge dice che prima di esperire le procedure concorsuali bisogna esperire quelle di mobilità regionale. Questo stiamo facendo. Molte mobilità sono state terminate e adesso partono i concorsi.
L'assessore regionale Ruggero Razza ha predisposto un contratto che prevede una serie di obblighi per i manager. Il non rispetto potrebbe portare alla revoca. Misure giuste?
Sì, sono d'accordo. Il ruolo che viene richiesto ad un manager di un'azienda sanitaria è delicato ed è giusto che vi siano degli obiettivi veramente performanti non solo formali. Il lavoro di tutti i direttori viene a prescindere dagli obiettivi previsti nel contratto. Noi lavoreremo nella convinzione di apportare un miglioramento alle aziende.
In questo nuovo contratto si fa molta attenzione alla disabilità.
Devono essere date risposte ai cittadini, l'organizzazione va strutturata in maniera da dare risposte ai disabili.
L'inchiesta Artemisia ha svelato l'esistenza di una sorta di loggia massonica segreta. Operazione che ha coinvolto anche personale dell'Asp. Avete sospeso le persone coinvolte?
L'assessore Razza mi ha delegato di compiere tutta una serie di accertamenti e abbiamo sospeso due dirigenti medici dell'Asp. Il fatto grave è che abbiamo dovuto adottare un provvedimento di sospensione nei confronti di un componente del collegio sindacale che è un organo di controllo anche di legittimità degli atti dell'azienda. Abbiamo chiesto al ministero della Salute la sostituzione di questo componente. Stiamo operando di concerto con l'assessorato dei controlli in riferimento a persone che hanno avuto misure cautelari e che hanno a che fare con la nostra azienda, anche senza rapporti di collaborazione o dipendenza. L'intenzione è quella di stare attenti che i protocolli di legalità vengano rispettati.
C'è l'infiltrazione della mafia nella sanità?
La mafia è un fenomeno trasversale. La sanità non è un settore estraneo al fenomeno, può avere delle influenze. Bisogna stare attenti a rispettare le regole.