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10/04/2019 13:06:00

A Montecitorio un convegno del "Vomere" in difesa di Mozia e della Laguna dello Stagnone

“Il ruolo dell’informazione nella salvaguardia del patrimonio naturale italiano. Mozia e la Laguna dello Stagnone”: questo il titolo del convegno promosso dal Vomere, che si è svolto il 3 aprile, nella Sala della Lupa di Montecitorio. Una giornata di studio per affrontare un tema cruciale della contemporaneità, a partire dall’analisi di un modello vincente e da un esempio di best practice giornalistica, quella del Vomere, il periodico di Marsala fondato nel 1896 e diretto da Rosa Rubino. Al centro del dibattito, la funzione del giornalismo e, in particolare, dell’informazione locale, nei processi di condivisione delle strategie decisionali riguardanti i temi ambientali.

“Noi del Vomere insieme al Consiglio Nazionale Ordine Giornalisti vogliamo dedicare questo convegno a Sebastiano Tusa, illustre archeologo di fama internazionale e Assessore ai Beni Culturali della Regione Sicilia, prematuramente scomparso nell’incidente aereo del volo diretto a Nairobi. – ha affermato la Direttrice Rosa Rubino, nell’aprire i lavori – Oggi sarebbe stato con noi, come ci aveva promesso, per continuare le sue battaglie in difesa della cultura e della natura. Il Vomere, con gli strumenti della parola e dell’informazione, lotta per la salvaguardia della Laguna dello Stagnone da 122 anni. Si tratta di un sito straordinario, di inestimabile rilevanza storica e ambientale, un luogo della geografia, ma prima ancora un ‘luogo dell’anima’. Oggi abbiamo l’onore di avere con noi il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali Alberto Bonisoli. Sento forte il desiderio che questo sito di ineguagliabile bellezza sia riconosciuto ‘patrimonio dell’umanità’. Chiediamo l’aiuto di tutti per raggiungere un così importante traguardo”.

Migliorare il dialogo fra cittadini, esperti e decisori politici, attivare ogni possibile sinergia per assicurare un’efficace tutela dell’ecosistema, condividere prassi, metodologie e obiettivi a partire da informazioni rigorose e comprensibili: questo il ruolo insostituibile della stampa al fine di promuovere una partecipazione attiva e responsabile da parte di tutti i soggetti coinvolti nelle politiche di salvaguardia del patrimonio naturale.

E al tavolo dei relatori la Direttrice del Vomere ha voluto convocare i rappresentanti più autorevoli del mondo della ricerca scientifica, delle Istituzioni politiche e del giornalismo: Alberto Bonisoli, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Vilma Moronese, Presidente della Commissione Ambiente del Senato, Francesco D’Uva, Capogruppo alla Camera dei Deputati, Antonio Mazzola, Docente di Ecologia dell’Università di Palermo, Paolo Matthiae, Presidente della Fondazione Whitaker, Carlo Doglioni, Presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Lorenzo Nigro, Docente di Archeologia dell’Università ‘La Sapienza’, Mario Morcellini, Sociologo della Comunicazione e Commissario AGCOM, Rino Ragno, Docente di Chimica e Coordinatore del Progetto M.O.O.C. all’Università ‘La Sapienza’, Valerio Tacchini, notaio,consigliere del Ministro Bonisoli, Nadia Monetti, giornalista RAI e membro dell’Esecutivo del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Maurizio Amici, regista RAI, Daniele Ienna, giornalista.

Una sfida locale e globale: l’ambiente non ha confini perché rappresenta un patrimonio comune e universale. Di fronte alla pluralità e alla complessità dei fattori coinvolti nella vita degli ecosistemi è necessario lavorare tutti insieme, rinunciando tanto agli scenari catastrofisti degli apocalittici, quanto alla cecità irresponsabile dei negazionisti. Una terza via è possibile – ha affermato la Direttrice del Vomere Rosa Rubino, da sempre impegnata, con il suo giornale, nella difesa di Mozia e della Laguna dello Stagnone – e passa attraverso l’ottimismo della volontà, la forza della ragione e la concretezza di battaglie quotidiane, da condurre in nome dell’amore per la natura, senza mai abbassare la guardia.

Disegnare un nuovo modello di società e di sviluppo, aumentare le forme e gli strumenti di tutela dei beni ambientali: questa la strada maestra di un presente e di un futuro sostenibili. Un mondo diverso è possibile: “Bisogna credere nelle battaglie, metterci tutto l’impegno. – ha affermato la Direttrice del Vomere – Voglio concludere questo intervento rendendovi partecipi della mia gioia: il Presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco Franco Bernabè ci ha inviato il suo saluto attraverso una lettera che, per noi del Vomere, vale più di un premio: ‘Impegni istituzionali mi impediscono di essere con voi oggi e ne sono profondamente dispiaciuto. – ci scrive – Considero importante l’iniziativa odierna, in quanto rappresenta un’occasione di confronto su temi importanti e purtroppo molto spesso sottovalutati.

La promozione del patrimonio culturale e naturale del nostro Paese è lo sforzo a cui tutti noi, Istituzioni, imprese, Associazioni e cittadini, siamo chiamati per la sua valorizzazione. L’informazione, in particolare, gioca un ruolo determinante in quanto, sensibilizzando l’opinione pubblica, contribuisce a garantire identificazione, conservazione, valorizzazione e trasmissione, alle generazioni future, del patrimonio culturale e naturale della nostra comunità. Un’assunzione di responsabilità sociale che il Vomere ha abbracciato da tempo, ponendosi come esempio non solo nella realtà siciliana, di promotore della tutela dell’ambiente e del territorio, difendendo i luoghi straordinari dell’isola di Mozia e della Laguna dello Stagnone e il patrimonio storico e culturale del territorio di riferimento. Sensibilizzare i cittadini, coinvolgere l’opinione pubblica e confrontarsi su questi temi è strategico. Pertanto, nel ringraziarvi ancora per l’invito, auspico che da questo vostro convegno nascano utili spunti di riflessione, di discussione e di approfondimento”. “Un grazie di cuore a tutti i presenti – ha concluso la Direttrice Rosa Rubino – La Laguna vi aspetta. La Laguna ci aspetta”.