Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
06/05/2019 06:00:00

Il Sindaco di Marsala, le manifestazioni garibaldine e noi che cerchiamo il pelo nell'uovo

Venerdì si è celebrata la Giornata Mondiale sulla libertà di stampa. Come ogni anno, ho dovuto fare un sacco di interventi e di interviste sul solito tema: le querele temerarie, le minacce, la libertà di fare informazione in Sicilia.

Ma ieri è successo un episodio, piccolo, indicativo, su quello che ci tocca subire ogni giorno per cercare di fare bene il nostro mestiere. C’era a Marsala la conferenza stampa organizzata dal Comune per annunciare il programma delle “Manifestazioni garibaldine”. Si tratta di un insieme di eventi che si tengono ogni anno in occasione dell’anniversario dello sbarco di Garibaldi. Nulla di trascendentale, anzi. La sfilata in abiti d’epoca, la regata, e l’immancabile street food. Noi di TP24 – Il territorio in diretta abbiamo chiesto al Sindaco di Marsala quanto sono costati gli eventi. E il Sindaco si è seccato: perché dice che noi siamo quelli che cerchiamo sempre il pelo nell’uovo, che lui pensa solo a portare turisti e a lavorare per la città, e che non lo sa e non gli interessa quanto siano costati questi eventi. Proprio così.

Ecco, quando si parla di libertà di informazione, bisogna pensare alle minacce, alla querele intimidatorie, a tutto quello che vogliamo, ma anche allo stillicidio di dover subire ogni giorno questo tipo di risposte seccate da politici e rappresentanti delle istituzioni, per questo vizio antico che abbiamo di fare domande (come mi disse una volta un assessore: “Io non mi faccio intervistare da voi, perché fate domande…) e di capire. Tra l’altro nel suo essere sgarbato, il Sindaco di Marsala ci propina anche un’affascinante teoria, in base al quale ci sono orde di turisti che, il 3 Maggio 2019, sono in attesa di conoscere il programma delle manifestazioni garibaldine che si terranno la settimana successiva per pianificare la loro vacanza a Marsala. D’altronde, chi l’ha vista mai una regata, o una sfilata d’abiti d’epoca, o addirittura i panini con le panelle!

Ci aggiungo un altro dato, una fesseria. Ma indicativa. Sempre Marsala. Il governo ha concesso il vitalizio per meriti artistici ad un nostro valido concittadino, Giorgio Magnato, attore e regista di gran pregio. Il Comune di Marsala ha presentato l’istanza al governo Conte, che ha valutato positivamente il dossier. Nel comunicato stampa dell’Amministrazione Comunale che annuncia il beneficio si legge il classico errore di analisi logica – strutturale tipico delle dichiarazioni del nostro Sindaco: L’’istanza per la concessione del vitalizio è stata deliberata dal Consiglio dei Ministri”. Ecco, una brava maestra di scuola elementare spiegherebbe al nostro Sindaco, o a chi gli scrive le dichiarazioni, che è la concessione del vitalizio ad essere deliberata, mica l’istanza. Detto e scritto così sembra che il governo abbia fatto la domanda, invece l’ha accolta. Cosa c’entra, mi direte? E’ anche questo trovare il pelo nell’uovo. No. Perché l’italiano ha a che fare con il ragionamento, lo dico sempre, non è solo questione di forma. Se la città è amministrata male, è perché chi ci governa parla male.

Ed è più grave ancora che queste forme infelici che abbrutiscono la lingua, vengano pronunciate, e poi copiate e incollate da decine di siti e situcoli, giornali e giornalini, senza porsi nessuna domanda su cosa cacchio stiamo copincollando. Fate la prova. Vedrete che questa frase l’hanno riportata tutti. E’ anche in questo modo che si mortifica (si auto mortifica) la libertà di stampa.

Giacomo Di Girolamo