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10/05/2019 15:00:00

Asma, ne soffrono 500 mila siciliani

Oltre 500 mila siciliani ne soffrono. E, di questi, circa 50 mila sono considerati pazienti gravi al punto da avere bisogno di terapie che assorbono la metà dei budget pubblico destinato alla cura della malattia. L'asma nell'Isola ha numeri che vanno molto al di là dei casi di allergie da fronteggiare. Anzi, gli ultimi dati disponibili rivelano anche che in un solo anno sono morte per asma in Sicilia 35 persone.

Una cifra che ha destato allarme nei medici. Al punto da suggerire di fare di Palermo per due giorni la capitale internazionale dello studio dell'asma. Domani e sabato arriveranno esperti da tutto il mondo per presentare le nuove terapie.

In Italia soffrono di asma circa 3 milioni di persone. E sono stati registrati recentemente almeno 400 decessi. «Non bisogna fare confusione fra asma e allergie - spiega Nicola Scichilone, professore di Malattie dell'apparato respiratorio al Policlinico di Palermo -. Il congresso si focalizzerà sulle forme gravi che sono fra il 5 e il 10% del totale dei casi registrati in Sicilia. Parliamo di 25/50 mila persone che hanno bisogno di una ottimizzazione delle terapie e che sono costretti a ricoveri che possono durare giorni e all'uso di farmaci che costano migliaia di euro».

L'asma può sopraggiungere a qualsiasi età e, anche se risente di fattori genetici, subisce gli effetti dell'ambiente in cui si vive e dello stile di vita: «L'obesità e il fumo sono due enormi fattori di rischio - prosegue Scichilone - ma è possibile piombare in una forma grave di asma anche per la concomitanza di altri fattori: è il caso della poliposi nasale o del reflusso gastroesofageo». Il Policlinico di Palermo è il centro di riferimento regionale nella cura dell'asma. E proprio sulle terapie si gioca la partita della qualità della vita dei pazienti. Nel corso del convegno verranno presentate in anteprima le nuove linee guida GINA 2019 dal responsabile internazionale Louis P. Boulet che è anche presidente di Interasma Global Asthma Association. «Oggi - conclude Scichilone - lo scenario sta radicalmente cambiando grazie all'introduzione di terapie biologiche che si inseriscono nel contesto della terapia personalizzata. I nuovi farmaci biologici riconoscono specifici target molecolari ed agiscono sui meccanismi patogenetici della malattia». E al Policlinico di Palermo, oltre a queste nuove terapie, ci sarà anche la possibilità di essere inseriti in protocolli sperimentali.