Si è tenuto a Trapani un convegno sull’erosione delle coste. L’evento è stato organizzato dai consiglieri comunali Grazia Spada e Massimo Toscano Pecorella, “Trapani coast to coast”, che ha visto l’intervento di un numeroso pubblico.
Presenti due relatori di grande competenza, il professore Torre e il professore Randazzo, entrambi componenti del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
La Sicilia è la seconda regione d’Italia per estensione costiera, vanta 1600 km di costa.
La consigliera Spada ha evidenziato che è stato un convegno fortemente voluto non solo dagli organizzatori ma da tutti gli attori interessati alla questione. Il problema dell’erosione interessa le nostre coste, a cui bisogna dare delle immediate soluzioni.
La Spada ha fatto notare come non sia intervenuta la parte della politica regionale che ha deciso, pur invitata, di non partecipare al seminario. Sono 25 i metri di costa in erosione negli ultimi 50 anni, è evidente che la causa sia la mano dell’uomo, l’urbanizzazione delle coste ha portato a snaturare il litorale di Trapani, con un danno legato al peggioramento della qualità della vita ma anche una ricaduta dal punto di vista economico, una perdita senza precedenti.
Di iniziativa lodevole parla il sindaco Giacomo Tranchida, un patrimonio pubblico che di fatto pubblico non è più, evidenziando come il problema sia in capo ai Comuni su proprietà regionale e statale e in totale assenza di un piano regionale per la salvaguardia delle coste.
La soluzione immediata è il ripascimento delle coste ma i sindaci sono lasciati da soli a porre rimedio a situazioni che necessitano di interventi mirati e di un piano regionale che coordini le attività.
Presenti i sindaci di Paceco, Scarcella, di Erice, Toscano, di Custonaci, Bica. Non ha presenziato il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo. Il consigliere Massimo Toscano ha evidenziato la mancata coesione e dialogo tra i sindaci e le amministrazioni.
Molto interessanti le relazioni dei due studiosi del fenomeno, il professore Torre ha esaustivamente spiegato che il problema c’è e non si può ignorare, da Paceco a San Vito Lo Capo c’erano delle spiagge enormi e avevano delle dune fossili che in estate lo scirocco riportava in spiaggia.
Un fenomeno che si è alimentato anche a causa delle costruzioni selvagge come i lungomare che hanno deturpato e distrutto le dune fossili. Non è semplice fare un ripascimento senza difesa, a Marausa ad esempio c’era una spiaggia ampissima e adesso la forte erosione l’ha ridimensionata.
Di soluzioni ha parlato il professore Giovanni Randazzo come, ad esempio, la costruzione di una nuova spiaggia e profonda, le opere di ripascimento non sono sufficienti da sole a garantire la non erosione.
Insomma, l’Italia spende di più in emergenza che in pianificazione.