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17/05/2019 15:55:00

Marsala e il biodigestore. Lo Curto:"Una rivoluzione energetica grazie ai rifiuti"

A Marsala è stato presentato all'istituto "Abele Damiani" il biodigestore, un macchinario rivoluzionario che permette di produrre biogas, fertilizzante ed energia elettrica utilizzando i rifiuti organici.

"Siamo pronti a dimostrare come è possibile trasformare il problema "rifiuti organici " in opportunità - commenta l'enologo Mario Ragusa, tra i promotori dell'iniziativa - . Stiamo producendo elettricità e fertilizzanti, con elettricità, stiamo illuminando una porzione di serra la notte con specifici led per favorire la crescita delle piantine. Forza uomini della politica, la soluzione è a portata di mano e gli agricoltori saranno i protagonisti per salvare il pianeta .

"A Marsala si è dato prova presso l’Istituto tecnico agrario “Abele Damiani”, con la collaborazione della Start up “I nuovi mille srl”, del funzionamento di un biodigestore in grado di smaltire la frazione umida, produrre biogas e fertilizzante attraverso una tecnologia israeliana, già sperimentata anche a Danissinni a Palermo, che potrebbe segnare una vera rivoluzione a vantaggio di settorifondamentali dell’economia siciliana quali l’agricoltura, la zootecnia e la pesca".

 

“L’economia circolare e la bioeconomia - afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Ars - rappresentano la nuova frontiera per l’accesso ai fondi dell’Unione Europea. Nei prossimi giorni ci sarà un incontro a Marsala con gli assessori all’Energia ed all’Agricoltura, Alberto Pierobon e Edy Bandiera che devono intestarsi questa rivoluzione a vantaggio degli agricoltori che così avranno la possibilità di non conferire più in discarica gli scarti delle loro produzioni ma, al contrario, ne potranno fare fertilizzante e biogas, riducendo al contempo la quantità di rifiuti smaltiti. I vantaggi sono notevoli se pensiamo che il costo di smaltimento in discarica e di 240 euro a tonnellata, mentre, ad esempio, l’uva viene pagata a 200 euro/t. Dal biodigestore, inoltre, si può produrre energia elettrica per illuminare con i led le serre e permettere la crescita delle coltivazioni senza utilizzare fertilizzanti chimici e fitofarmaci. Questa tecnologia – continua il capogruppo Udc all’Ars – è in linea con la direttiva europea 2008/ 98/ CE che stabilisce il principio di autosufficienza e prossimità nella gestione del ciclo dei rifiuti e fissa l'obiettivo del 50% per il riutilizzo ed il riciclaggio dei rifiuti provenienti dai nuclei domestici e possibilmente di altra origine da raggiungere entro l'anno 2020”. “La Regione Siciliana – conclude Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Ars - incentiva le pratiche di compostaggio dei rifiuti organici effettuate sul luogo stesso di produzione, come il compostaggio locale ovvero il compostaggio di prossimità. Conto di coinvolgere sia l’Assessorato all’Energia che l’Assessorato all’Agricoltura in altri progetti per le best pratices nel riciclaggio di rifiuti e nella produzione energetica. La biodigestione può essere estesa a tutto il territorio della regione con bandi specifici che finanzino l’utilizzo di questa tecnologia a beneficio dell’agricoltura ad esempio ma anche delle famiglie, che con dei biodigestori nei condomini, potranno vedere abbassare la Tari”.