Il 18 maggio 1980 è una data da ricordare per la riserva dello Zingaro. Si era presentato il pericolo della realizzazione di una strada litoranea: un vero disastro per l’ecosistema, un pericolo per le calette, le grotte, la tipica macchia mediterranea, la palma nana.
Il fronte ambientalista non perse tempo. Duemila e più partecipanti diedero vita ad una marcia di protesta al seguito di associazioni come Wwf, Legambiente, Club Alpino, Italia Nostra. I duemila occuparono lo Zingaro con le sue “dise e giummare”: una occupazione simbolica che diede il via al movimento ambientalista. Quella marcia rappresentò la prima tappa di un cammino che avrebbe portato alla realizzazione della Riserva dello Zingaro. Tutta la provincia di Trapani si mobilitò. Se oggi lo Zingaro è una realtà, il merito di quegli attivisti sensibili alle tematiche della preservazione dell'ambiente. Nel trentanovesimo anniversario di quella marcia si è tenuta sabato mattina una manifestazione organizzata dall’Ente Riserva Orientata dello Zingaro presieduta dalla direttrice Rosa Barbera con interventi, testimonianze e una mostra di documenti d'epoca organizzata dal rotary di alcamo del presidente Girolamo Culmone, che ha curato la realizzazione di un video con le interviste di quanti ne presero parte.