L'Asp di Trapani ha pagato due volte i danni agli eredi di una donna morta per un caso di malasanità all'ospedale di Pantelleria circa 20 anni fa.
Adesso la sezione giurisdizionale della Corte dei Conti risolve la questione condannando il medico Renato Urso, 71 anni, a pagare 700 mila euro che si sommano ai 454 stabiliti da un'altra sentenza della Corte dei Conti emessa nel 2012.
L'Asp di Trapani aveva sborsato in totale un milione 700 mila euro in seguito alle condanne emesse dal Tribunale di Marsala e dalla Corte d'Appello di Palermo.
L'Asp però ha pagato due volte il risarcimento dei danni. Si legge nella sentenza infatti che: “ la più volte citata pronuncia della Corte di Appello, con cui è stato rimodulato il danno risarcibile in favore degli appellanti con riforma in pejus della condanna già subita in primo grado dall'Asp, consisteva in un definitivo ed omnicomprensivo riconoscimento delle pretese risarcitorie azionate dai predetti congiunti nei cui confronti l'Azienda sanitaria aveva già provveduto ad eseguire il pagamento di 500.337 euro in dipendenza della sentenza di primo grado. Di tale circostanza però, del tutto inspiegabilmente, l'Asp di Trapani non teneva conto nel momento in cui provvedeva ad una nuova liquidazione in favore dei danneggiati nei termini statuiti dal giudice del gravame ovvero nella loro integralità, senza doverosamente detrarre dall'importo di 1.200.590 di euro le somme già precedentemente corrisposte allo stesso titolo”.
Adesso la sentenza della Corte dei Conti condanna Urso al pagamento delle somme che erano state versate dall'Asp. C'è da dire che comunque il medico non deve risarcire l'intera somma versata dall'Asp perchè non si può “addossare al convenuto le conseguenze delle scelte avventate compiute dall'amministrazione danneggiata”.
Il caso si riferisce al 1999, quando una donna di 52 entra si reca al pronto soccorso di Pantelleria con fortissimi dolori addominali. I medici di guardia chiedono una consulenza chirurgica ad Urso che operò la donna causandole l'aggravamento delle sue condizioni commettendo una serie di errori di valutazione. Qualche giorno dopo la donna viene trasportata all'ospedale di Palermo dove perde la vita.