Piazza Ciullo, la piazza-non piazza a forma di cuore che e' il cuore di Alcamo...A Chiazza...e' oggetto di un bellissimo libro dell'Architetto Fabio Provenza che, per primo in assoluto, si occupa in maniera esaustiva della storia di Piazza Ciullo gia' in secoli passati Piano di Sant'Oliva.
L'Architetto Provenza in misura meticolosa ha misurato, collegato fatti e misure metriche. Ed ha ricostruito il lento cambiare del Piano di Sant'Oliva ..dal XVI secolo fuori dalle mure, all'affacciari della Chiesa dello Stellario (grazie al Cappuccino alcamese Fra' Mariano da Alcamo, uno dei piu' autorevoli mariologi del Seicento europeo dimenticato da tutti ma non da me). Poi nel 700 sorge da una generosa offerta di un sacrdote alcamese Vincenzo Abbati lo splendido, maestoso Prospetto della Chiesa del Gesu' che da solo dice tutto sul 700 dei gesuiti e di quanto contavano fino al 1860.
L'arch. Fabio Provenza arricchisce questo libro per me prezioso con profonde citazioni di grandi storici dell'architettura come Le Courbusier o Wright. Per esempio mi pare splendida la frase di Le Corbusier "le citta sono organismi dotati di un'anima. L'architettura è fatto d'arte, un fenomeno che suscita emozione”. Ma torniamo alla storia del piano di Sant'Oliva nel libro di Provenza palpita, questo spazio si trasforma da profondo vallone proveniente da Monte Bonifato (via Mazzini, via Santissimo Salvatore fino all'attuale splendido "Bottino" degli anni 30). La costruzione della Chiesa dello Stellario, scelleratamente distrutta nel 1964 da una classe dirigente che non riuscì ad impedire qualcosa che oggi farebbe scalpore e gridare ad uno scandalo, sinteticamente descritto da Provenza, aveva genialmente aperto un ponte levatoio da via Porta Stella (citta murata) verso Trapani, verso i vigneti della valle del fiume Freddo, verso una nuova zona di espanzione edilizia dove cominciavano a fabbricare splendidi palazzi la ricca borghesia agraria alcamese e la piccola nobiltà di provincia che risiedeva nella città di Ciullo D'Alcamo. Provenza rileva per primo delle grandi coincidenze che fanno pensare che nel 600 e 700 non esisteva il concetto di "caos urbanistico", caos vincente invece nel XX sec.
Quindi Provenza illumina il buon governo degli amministratori di Alcamo del 600 e 700 ed insieme a loro il genio edificatorio di maestranze, corporazioni, clero ed ordini religiosi in cui gli ultimi furono i padri Gesuiti.
Il libro è ricco di immaggini fotografiche inedite, di disegni grafici originali dello stesso Provenza tra cui molto significativa il disegno della copertina dove giustamente campeggia il maestoso collegio dei Gesuiti. Piazza Ciullo Alcamo dalle origini ai nostri giorni seconda edizione a cura di Fabio Provenza. Concludo salutando con pieno favore questo volume che arricchisce la collezione di studi architettonici su Alcamo. Un prosit all'architetto Fabio Provenza che ci piace ricordare con la frase di Italo Calvino peraltro citata "Ogni volta che si entra nella piazza ci si trova in mezzo a un dialogo".---un libro bello ed interessante su come le citta' crescono ....perche' anche le pietre hanno una anima.
Luigi Culmone