Laureati in medicina impiegati nei servizi d'emergenza. Era già da qualche tempo che l'assessore alla Salute Ruggero Razza carezzava il progetto, ideato per colmare i buchi in organico. Ma ora emergono nuovi dettagli. Quali saranno i termini dell'iniziativa lo ha chiarito l'assessore in persona a Caltanissetta, dove si è recato a inaugurare un nuovo centro di riabilitazione neuropsicomotoria. «I laureati in medicina che non entreranno nelle scuole di specializzazione - ha annunciato Razza - faranno dei corsi di formazione al Cefpas di Caltanissetta per lavorare nella medicina d'urgenza».
L'idea nasce da una situazione che ha dei contorni paradossali. Esistono migliaia di laureati in medicina abilitati che non hanno avuto accesso alla scuole di specializzazione com'era nel loro diritto. Così che oggi - ha chiosato l'assessore regionale alla Salute - sono necessari migliaia di medici per il servizio di emergenza che però non possono essere reclutati». Nell'ultimo anno e mezzo, per la verità, la Regione ha indetto sì due concorsi di bacino per i medici di chirurgia e d'urgenza. Ma non è bastato: non si riesce comunque a coprire il numero di posti che sarebbe necessario. «Ed allora noi, tra i primi in Italia - ha chiarito Ruggero Razza - abbiamo pensato di voler chiamare questi professionisti, ma, per essere coinvolti all'interno del sistema, c'è bisogno di formarli».