«L’amministrazione comunale ricorda il capitano Paolo Ficalora ucciso dalla mafia 27 anni fa. Paolo Ficalora, esempio di integrità morale, ha pagato con la vita il suo impegno in difesa della legalità- dice il sindaco Nicola Rizzo-.
Abbiamo organizzato un percorso di legalità, che coinvolge le scuole, nel corso del quale sono stati previsti dei momenti di conoscenza e ricordo di tutti i nostri concittadini uccisi per mano della criminalità organizzata e che si concluderà a gennaio nel quarantennale dell’omicidio di Piersanti Mattarella, perché siano ricordati, conosciuti e presi ad esempio dalle nuove generazioni. Perché diventi memoria chi, come Paolo Ficalora, segue l’unica via per una società libera dalle mafie, che è quella di un percorso libero dalle imposizioni e dalla violenza della criminalità organizzata».
Paolo Ficalora, capitano di mercantili in pensione, aveva 59 anni quando fu ucciso dalla mafia il 28 settembre del 1992: i sicari gli spararono sotto gli occhi della moglie, Vita D’Angelo, davanti il villaggio turistico che gestiva a Guidaloca. Per anni aveva resistito alle pressioni della mafia che voleva sottrargli il residence. Paolo Ficalora è stato riconosciuto vittima di mafia solo circa 10 anni dopo la sua morte, e nel 2004 il Comune ha deciso di intitolargli una via nei pressi del bevaio Merla.