In auto con 50 grammi di cocaina già divisa in tre pacchetti e pronta per essere spacciata. La polizia del commissariato di Alcamo ha arrestato Giuseppe Cataldo in flagranza di reato mentre stava uscendo con la sua auto dall'autostrada.
I poliziotti, una volta fermato, si sono accorti del suo nervosismo e al seguito della perquisizione personale gli hanno trovato addosso tre pacchetti di cellophane con la droga. Di seguito il comunicato della polizia:
"Nella mattinata di giovedì 28 novembre, blitz anti-droga del Commissariato di P.S. di Alcamo che ha portato all'arresto, in flagranza di reato, di un pregiudicato alcamese, CATALDO Giuseppe, classe 63’, responsabile di trasporto e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nell’ambito di servizi predisposti per il contrasto dei reati in materia di stupefacenti, nella mattinata di giovedì sono stati eseguiti numerosi controlli su strada, principalmente in quelle arterie stradali che collegano Alcamo con Partinico, già oggetto di molteplici interventi della Polizia di Stato, con sequestro di notevoli quantitativi di cocaina e marijuana.
Il passaggio di una Punto bianca, con a bordo una vecchia conoscenza degli investigatori, induceva i poliziotti a fermare e controllare il suddetto veicolo, una volta uscito dall’autostrada. Gli Agenti, insospettiti dal nervosismo ed insofferenza mostrato dal CATALDO Giuseppe, decidevano di procedere a perquisizione rinvenendo nelle tasche del giubbotto indossato dallo stesso, 50 grammi di cocaina suddivisi in tre distinti involucri di cellophane. Alla luce delle evidenze investigative, il CATALDO Giuseppe veniva accompagnato presso il Commissariato di P.S. di Alcamo e dichiarato in stato di arresto per trasporto e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Il predetto è germano del più noto pregiudicato CATALDO Andrea cl. 1968, il quale nell’aprile del 2017 veniva arrestato dalla Polizia di Stato per detenzione ai fini di spaccio di cocaina nell’ambito dell’attività investigativa successivamente sfociata nella nota operazione antidroga “Regina di Cuori”. L’A.G. ha convalidato l’arresto ed applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico".