Scaffali vuoti, lavoratori da sette mesi senza stipendio, un mare di debiti, 80 punti vendita verso la chisura: è la crisi dei supermercati Fortè in Sicilia.
Una delegazione di rappresentanti dei lavoratori dei supermercati Fortè, di proprietà della Meridi s.r.l., è stata ricevuta in prefettura a Catania a margine di una manifestazione di protesta organizzata da Sinalp Sicilia e U.S.I. Palermo.
Lo rende noto la prefettura aggiungendo come, nel corso dell'incontro, la delegazione ha manifestato grande preoccupazione per il mantenimento dei livelli occupazionali dei circa 500 dipendenti in Sicilia, auspicando che l'attività aziendale possa proseguire, eventualmente con una nuova proprietà.
I lavoratori dei supermercati Fortè sono scesi in strada per l'ennesimo "grido di dolore" dovuto alla loro condizione; una situazione ormai allo stremo per i troppi ritardi nel pagamento degli stipendi e per il paventato rischio di chiusura legato al caso Meridi.
"I problemi per questo comparto della Grande distribuzione, sono cominciati - denunciano i lavoratori - sette anni fa, con la questione Wind Jet e in tutti questi anni è stato un continuo tira e molla tra mille bugie, pagamenti non regolari, fino a arrivare a oggi, con ben sette mesi senza stipendi nonostante si lavorasse anche 10-12 ore al giorno".
Adesso si attende la decisione del tribunale di Catania, presso cui è stata depositata la procedura, sul futuro della società Meridi Srl facente capo a Nino Pulvirenti; decisione attesa per il prossimo 7 gennaio.