E’ stato convalidato dal gip Francesco Parrinello l’arresto del 52enne commerciante marsalese di origine agrigentina Enrico Mercurio, che martedì scorso, a Sappusi, nel corso di una furiosa lite con tre uomini suoi vicini di casa, ha esploso tre o quattro colpi di pistola.
In un primo momento, Mercurio avrebbe detto di avere sparato in aria per intimidire i suoi avversari e difendere anche la moglie, che sarebbe stata gravemente minacciata.
Dalle successive indagini, però, la polizia avrebbe acquisito elementi in base ai quali contestare a Mercurio il tentato omicidio. Un paio di volte, infatti, il grilletto sarebbe stato premuto puntando l’arma contro uno dei tre uomini (il pregiudicato Giacomo Salvatore Dario Sanna, di 37 anni) con i quali stava litigando per l’uso di un locale condominiale, una stanza di circa dieci metri quadrati che il commerciante aveva adibito a deposito di elettrodomestici. Oltre al tentato omicidio, che è l’accusa più grave, a Mercurio sono stati contestati altri quattro reati: ricettazione (la pistola, un revolver Smith and Wesson calibro 38 special, è risultata, infatti, essere stata rubata a Orazio Adragna), detenzione illegale e porto in luogo pubblico di arma da fuoco, omessa denuncia di munizioni (cinque cartucce calibro 38) e aver portato fuori dalla propria abitazione “senza giustificato motivo” un palanchino o “piede di porco”, ritenuto dagli inquirenti “strumento atto ad offendere”. Il gup Francesco Parrinello ha convalidato l’arresto, accogliendo la richiesta di “domiciliari” formulata dall’avvocato difensore Vincenzo Forti, mentre la Procura (pm Panichi) aveva chiesto la reclusione in carcere. Il legale ha, inoltre, affermato che il suo cliente ha agito per legittima difesa.