"Che fine hanno fatto i cani randagi di Mazara? E' una mattanza programmata?". E' l'allarme lanciato da alcune lettrici di Tp24 dopo un episodio poco chiaro di qualche giorno fa.
In particolare un cittadino denunciava su un sito di Mazara di esser stato attaccato da un cane randagio in strada. Al post sono seguiti commenti del tipo "sopprimeteli", altri "sparategli". E poi sono spariti, non si trovano più. Dove sono finiti. Ecco la lettera arrivata in redazione.
"Purtroppo questa campagna di odio ha portato alla scomparsa dei poveri randagi, che da anni sostavano sempre nello stesso posto, cani mansueti, cippati, sterilizzati e rimessi sul territorio in merito alla legge 15/2000 riguardante la reimmissione sul territorio. I tanti ci chiediamo che fine abbiano fatto i cani, dato che Mazara del Vallo è tristemente famosa per gli abbandoni e gli avvelenamenti. Alla luce di ciò nascono tanti dubbi anche per un altro increscioso fatto accaduto pochi giorni fa, sempre nella stessa zona, una cagnolina è stata trovata morta, martoriata e piena di ferite, pur non essendoci nessuna prova hanno attribuito la colpa ai randagi, ma i randagi che sostavano li ed anche altri, compreso un altro branco sono stati controllati immediatamente da una associazione animalista, e nessun cane riportava tracce di sangue, inoltre le ferite sul corpo della cagnolina non erano compatibili con morsi di cane. Mi urge sottolineare che non è la prima volte che scompaiono randagi in massa, poco più di un anno fa ne sono scomparsi circa 30, di alcuni si sono trovati i corpi, altri completamente scomparsi nel nulla, ma si sa presuppone la fine che abbiano fatto. Qualcuno nei commenti ha anche scritto che sarebbe giusto aprire al caccia contro i randagi, in modo da potergli sparare. I vostri articoli sono sempre stati a favore degli animali e per questo confidiamo in voi nella divulgazione di questa mattanza programmata, con la speranza che arrivi a chi è in grado di potere prendere dei seri provvedimenti. Alla fine i principali colpevoli del randagismo sono i cittadini che non sterilizzano, non chippano il proprio cane e poi lo abbandonano, poi si moltiplicano, ma non li vogliono in strada, il compito delle istituzioni arriva in un secondo momento, ma spesso non sono adempienti".