di Massimo Jevolella
Accadono cose bizzarre e strabilianti in questo mondo, nelle ultime ore. E non proprio tutte di segno negativo. Negli Stati Uniti, Donald Trump cambia di colpo il giallo frittatina della sua zazzera in un severo grigio presidenziale. In Sud Africa, un ex leader del partito democratico muore, e per testamento chiede, e ottiene, di essere seppellito nella sua inseparabile Mercedes E 500 degli anni 90. A Marsala, infine, un sindaco neoeletto decide di avviare subito una vasta e capillare opera di pulizia delle strade e dei territori martoriati dalle eterne orde di vandali, di cavernicoli il cui unico scopo nella vita sembra essere quello di devastare e ammorbare l'ambiente spargendo immondizie ovunque senza tregua e senza pietà.
Che cosa inaudita, alleluia! L'iniziativa di Massimo Grillo e dell'assessore Michele Milazzo è di quelle che vanno sicuramente lodate e incoraggiate. (La notizia è freschissima, e questo giornale ne ha dato conto ieri in un articolo che, per chi non l'avesse visto, potete ritrovare qui).
Siamo di fronte dunque a una svolta su questo fronte per Marsala? Davvero è il caso di sperarlo, e con tutte le forze, perché a dire il vero l'impressione che si aveva, nelle ultime settimane, era che la situazione stesse invece peggiorando rispetto ai mesi precedenti, complice forse l'angoscia per l'emergenza pandemica, che ormai non lascia spazio ad altri pensieri e rischia di far apparire come secondarie o addirittura irrilevanti le questioni ambientali.
A tale proposito, prego i lettori di osservare con attenzione le tre orribili immagini che fanno da corredo esplicativo a questo articolo. Sono state scattate da me due giorni fa, ossia quasi in inconsapevole concomitanza con l'iniziativa del sindaco Grillo. Nella prima foto, quella di apertura del servizio, si vede uno scorcio dello slargo che si apre verso la metà di via Santa Caterina, in corrispondenza del vicolo Bonanno. Questo luogo, che si trova a poche decine di metri dal palazzo del Comune, non è mai stato in realtà un esempio di lindore e pulizia. Ma io che ci passo tutti i giorni da diversi anni posso giurare che non lo avevo mai visto ridotto in uno stato così ripugnante. Da notare che la piazzetta comunica con un ingresso dell'Antico Mercato, ossia con uno dei posti maggiormente decantati dalle guide turistiche della città.
Guardate ora la seconda foto. Qui entriamo nel campo dell'assurdo e dell'ineffabile. Perché non si tratta più dei soliti, tradizionali sporcaccioni, incivili, eco-delinquenti, miserabili ignoranti che non hanno mai potuto immaginare altro modo di smaltire i loro rifiuti domestici. No: qui si tratta di veri provocatori, gente arrabbiata, campioni del disprezzo della cosa pubblica, veri e propri terroristi ambientali. Hanno preso di mira un contenitore per i “rifiuti urbani pericolosi”, situato nel piazzale davanti alla scalinata del Capo Boeo, e lo hanno ricolmato di tutte le schifezze possibili e immaginabili. In aperto sfregio alle regole, al buon senso, alla salute pubblica, a quel bene comune inestimabile che è l'ambiente in cui tutti viviamo.
E per concludere il tour dell'orrore, guardiamo con immensa pena la terza fotografia. Qui siamo sulla via litoranea dello Stagnone, a pochi metri dalla pista pedonale-ciclabile nuova di zecca e ancora in via di completamento (opera encomiabile, che speriamo sia presto ultimata e poi difesa e valorizzata nel migliore dei modi). Anche quest'area del territorio marsalese, che per la sua bellezza e importanza storica e turistica si dovrebbe considerare sacra e intangibile, da alcuni giorni è di nuovo sotto il tiro implacabile degli stupratori dell'ambiente. Arrivano qui probabilmente di notte, agiscono nelle tenebre, indisturbati, impuniti, senza nemmeno uno straccio di telecamera piazzata nei punti strategici per riprendere le loro gesta abominevoli.
Ora però una piccola luce di speranza sembra essersi accesa. Grillo è sindaco da poco più di un mese, e se il buon giorno si vede dal mattino, chissà cosa può riservarci il prossimo futuro. Quello che dobbiamo augurarci è che la nuova amministrazione marsalese s'impegni davvero con grande energia e perseveranza per cambiare le cose. Caro Grillo, mi raccomando: dia dei segnali forti. Combatta non solo con l'aiuto dei netturbini nelle strade, ma anche e soprattutto con l'arma della cultura, per cambiare la mentalità di quella parte arretrata della cittadinanza che non conosce il valore e il rispetto delle regole della convivenza civile. Provi a sognare di diventare il sindaco che farà entrare Marsala, finalmente, nel novero delle città civili della nostra Italia e della nostra Europa.