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23/11/2020 06:00:00

Porta Nuova, spiegata 

In Italia, si sa, siamo tutti virologi ... A Marsala, però, siamo, oltre che virologi, urbanisti, ed esperti di "balate". E così, da quando sabato su Tp24 abbiamo pubblicato le prime immagini di Piazza della Vittoria, cioè Porta Nuova, restituita ai cittadini dopo lavori durati alcuni mesi, il dibattito ha infuocato i social. E' bella, è brutta, sono soldi buttati, è un lavoro fatto a metà, è giusto, è sbagliato. Ognuno può pensarla come vuole, sul gusto. Però alcuni elementi bisogna tenerli in considerazione. 

Primo: come ha fatto correttamente notare l'ex Sindaco Renzo Carini, i lavori per il rifacimento di Porta Nuova non sono esattamente quelli del suo progetto, risalente ad ormai di più di dieci anni fa, e che si è perso. Sono un'altra cosa. Ed è bene capirlo. Il progetto voluto da Carini comprendeva tutta la piazza, e si arenò nella solita guerra di carte bollate con la Soprintendenza. Di quel progetto, frutto di un concorso di idee, rimane solo il pezzo prima della strada. 

 

Perché in realtà i lavori non riguardano proprio la piazza, ma un'altra cosa: un immobile accanto al  gazebo che fu confiscato a Cola Licari, il titolare del bar Moderno, condannato per mafia (qui c'è la sua storia).

Fu una delle prime battaglie di Tp24, nel 2008, quella per il sequestro del bene e la restituzione alla città. La nostra redazione, quando il gazebo fu finalmente sequestrato, organizzò anche delle presentazioni di libri, là dentro, grazie alla compianta Maria Luisa Famà, allora direttrice del Parco Archeologico.

Poi arrivò il Sindaco Giulia Adamo, fece smontare il gazebo, per realizzare i suoi finti giardini. Del gazebo si persero le tracce. Venne smontato e collocato in qualche deposito comunale (un'altra cosa che si è persa, costata milioni di euro, è il Palavetro, ve lo ricordate?).

L'Amministrazione Comunale di Alberto Di Girolamo è riuscita ad intercettare un finanziamento del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale per il recupero dei beni confiscati. L'idea qual è stata? Recuperiamo e ristrutturiamo l'immobile e nel contesto dei lavori facciamo un nuovo look alla piazza. Da qui il progetto, e il finanziamento. I lavori pertanto, riguardano il RECUPERO FUNZIONALE E RIUSO IN COLLEGAMENTO CON ATTIVITA' DI ANIMAZIONE SOCIALE DI UN IMMOBILE CONFISCATO ALLA MAFIA SITO IN MARSALA NELLA PIAZZA DELLA VITTORIA NONCHE' DELLO SPAZIO ANTISTANTE.

Trovate la scheda qui. 

Ecco, Porta Nuova, la piazza, rappresenta in questo progetto "lo spazio antistante". 

Il costo di tutta l'operazione, non della sola piazza, è di 820.000 euro. Si tratta di fondi comunitari, soldi del Fesr, e 200.000 euro li ha messi al Comune.

Quindi, prima di ogni giudizio, è bene considerare complessivamente l'intervento pubblico e collocarlo nel giusto ambito. Sicuramente è pacifico notare che si tratta di uno spazio restituito alla città, ideale per raduni, mercatini, manifestazioni all'aperto. Mentre prima c'erano tufi caduti, piante secche e topi. 

C'è poi da considerare il progetto. Come ha fatto notare qualche architetto, Porta Nuova non è una piazza, è un monumento, quindi questo progetto (che è costola di quello che ha vinto il concorso di idee quando c'era Carini) prevede una pavimentazione semplice proprio per risaltare la porta monumentale della città. "Il basolato è nerello di Custonaci come quello originale sotto l'arco e le striscie di calcare come la base dell'arco. La semplicità serve a far risaltare l'arco" spiega il responsabile del procedimento, l'ingegnere Giuseppe Giacalone. 

In tanti hanno fatto notare le basole non allineate, composte male, e altri difetti.

 

E' vero, ci sono. Ma il cantiere non è chiuso. Mancano ancora le luci, ad esempio, e la ditta, quindi, grazie alle segnalazioni di Tp24 e dei cittadini, ha il tempo per sistemare tutto.

Perché non ci hanno pensato prima? Non lo sappiamo. Certo è che fino alle elezioni di Ottobre ogni giorno c'era un sopralluogo del Sindaco Di Girolamo, che aveva per questi  lavori una specie di ossessione. Poi, dopo la sua sonora sconfitta alle elezioni, di amministratori a controllare i lavori, sul posto, non se ne sono più visti ...