E’ stato rinviato a giudizio, per omicidio, il 54enne pregiudicato mazarese Vincenzo Frasillo. A mandarlo a processo (prima udienza l’1 marzo davanti la Corte d’assise di Trapani) è stato il giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Marsala Sara Quittino.
Vincenzo Frasillo è accusato di avere ucciso, picchiandola selvaggiamente per tre giorni di seguito, la moglie Rosalia Garofalo, di 52 anni. Il fatto è datato 29 gennaio 2020.
Oltre ai familiari della vittima (fratelli e figlio della donna uccisa), si sono costituite parti civili alcune associazioni a tutela delle donne vittime di violenze, tra cui la Co.Tu.Le.Vi.rappresentate dalle avvocatesse Marilena Messina, Fabiola Martinico, Roberta Anselmi, Antonina Milazzo e la palermitana Consuelo Alonge. A difendere l’imputato, invece, è l’avvocato Antonino Carmicio. Rosalia Garofalo, che da un paio d’anni si muoveva e parlava con fatica in seguito ad un'ischemia, fu picchiata senza pietà per tre giorni dall’uomo con il quale era sposata da 30 anni. La donna venne trovata morta all’interno della sua abitazione, in via Calipso. Fu trovata riversa sul letto matrimoniale con chiari segni di percosse su tutto il corpo. A chiamare i soccorsi, ma quando ormai era troppo tardi, era stato lo stesso marito. Gli indizi a carico dell'uomo, disoccupato e pregiudicato, furono subito evidenti. La polizia arrestò Vincenzo Frasillo poche ore dopo il delitto. Come ricostruito dal Ris dei carabinieri, il “pestaggio” andò avanti per tre giorni, senza che il Frasillo prestasse alcuna cura alla moglie. Eppure, qualche campanello d’allarme c’era stato. In precedenza, infatti, la donna aveva denunciato il marito, ma poi aveva fatto marcia indietro. Non si sa se per paura oppure nella speranza che l’uomo, al quale ha dato un figlio 28 anni fa, cambiasse atteggiamento.