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21/02/2021 06:00:00

Trapani, Erice e la grande città. Comitati, commenti e reazioni

Misiliscemi è Comune indipendente da Trapani. Nel frattempo si è riaperto il dibattito sulla “grande città”, cioè l’ipotesi di unire i comuni di Trapani ed Erice, o quantomeno allargare i confini del capoluogo.


Con la perdita di Misiliscemi la superficie e il numero degli abitanti di Trapani si sono fortemente ridimensionati, tanto che c’è qualcuno che teme possa perdere il titolo di capoluogo. Ma qui, serenamente, siamo ai limiti della fantapolitica.
Di concreto ci sono però anni di dibattiti sulla grande città, sull’unione di due comuni, quelli di Trapani ed Erice, che geograficamente in molti punti è già reale.

NASCE IL COMITATO PER IL REFERENDUM - In queste settimane è nato il comitato "Erice e Trapani per il referendum". La sfida è quella di portare ad un referendum per l'unificazione dei due comuni. Una ipotesi di cui si parla da parecchi anni, e che non ha mai trovato concreto sbocco.
Adesso è nato un comitato su Facebook, e il primo atto è stato nominare la commissione dei Garanti. "Come sapete, il nostro progetto non nasce con connotazioni e vincoli politici d'appartenenza ma vuol essere un'iniziativa che parta dalle comunità di Erice e di Trapani, dalle loro reali esigenze e da interessi collettivi condivisi.
Per questo, abbiamo ritenuto doveroso proporre a tre personalità di alto profilo di essere garanti della nostra indipendenza da qualsivoglia condizionamento di natura politica o amministrativa". Si tratta del Prof. Salvatore Corso, profondo conoscitore della storia di Erice e di Trapani e protagonista di numerose iniziative culturali; il Dott. Mario D'Angelo, ex Presidente del Tribunale di Trapani e scrittore; Fabio Pace, giornalista. A loro il compito di monitorare costantemente l'attività del comitato, a garanzia della sua indipendenza e trasparenza. Non è l'unica iniziativa per l'unificazione dei due comuni. Infatti esiste anche un gruppo chiamato, appunto, "Vogliamo Trapani ed Erice unico Comune", che persegue lo stesso obiettivo. Per questo i due gruppi si sono uniti e marceranno in sinergia. “Il progetto che è stato posto in essere appare oggi ancor più fattibile anche sulla scorta degli ultimi avvenimenti che hanno lacerato ancora una volta la città di Trapani, progetto avvallato dal fatto che a chiederlo sono i cittadini stessi costituitesi spontaneamente e che hanno un obiettivo comune essere cittadini di Trapani”.


LE TRE VIE PER PEPPE BOLOGNA - Sempre anticonformista, Peppe Bologna, che fu candidato sindaco di Trapani, propone tre vie (la prima, per i più disinibiti).
La prima: continuare a masturbarsi sul tema e fare puerile passerella con qualche foto o intervista sui media.
La seconda: premesso che il comune di Erice è il protagonista (per visibilità e ricchezza), va valutata l'ipotesi di accorpare ad Erice quella parte di Trapani che da piazza Martiri d'Ungheria va verso Erice.
La terza. La Grande Città coi suoi 120 mila cittadini, con una gestione razionale e coordinata dei servizi tutti , con un sol consiglio comunale, un solo sindaco di qualità, cultura, formazione, espressione di una comunità, coesa, vera e non di borgate.

PROVE TECNICHE - Intanto le amministrazioni comunali di Trapani ed Erice fanno le prove tecniche di fusione. Qualche giorno fa c’è stato un incontro tra i Sindaci Tranchida e Toscano, con i rispettivi Assessori alla Polizia Municipale ed Ecologia, unitamente ai Comandanti delle Polizie Municipali ed i referenti tecnici dei servizi, in cui e’ stato fatto il punto sullo stato dell’arte circa l’armonizzazione dei servizi a maggior ragione nelle zone di confine.

Razionalizzazione dei controlli sul territorio, sia in termini di servizi (pulizia, spazzatura delle strade ecc) sia per il contrasto di comportamenti illeciti (abbandono illecito di rifiuti, abusivismo commerciale ecc) gli argomenti trattati.
A latere, già intese in corso ed ulteriori approfondimenti sulle problematiche “senza confine“ quali il randagismo, servizi sportivi, scolastici e politiche sociali . Prossima settimana previste le adozioni di atti formali estensivi delle tematiche suddette.
“I confini geo-politici non dividono la volontà delle singole amministrazioni – dichiarano i Sindaci Toscano e Tranchida – nella ricerca d’intese sistemiche per fare squadra , contenendo i costi e migliorando i servizi per i nostri cittadini“.

SODDISFATTO IL COMITATO - Il Comitato cittadino “Erice e Trapani un solo comune” prende atto con soddisfazione dell’intensificazione dell’attività di coordinamento tra le Amministrazioni Comunali di Trapani e di Erice, con la finalità di promuovere l’armonizzazione dei rispettivi servizi.
“Il sasso lanciato nello stagno dal Comitato medesimo, evidentemente sta producendo i suoi frutti, oltre che in termini di partecipazione delle comunità interessate al tema in argomento, anche per la positiva reazione delle relative Amministrazioni, le quali sembra abbiano compreso l’urgenza della relativa trattazione, decidendo, quindi, di inserirlo tra le priorità nell’agenda delle loro rispettive attività politico-amministrative”.
“Che i primi cittadini dei due comuni abbiano posizioni diverse rispetto allo scrivente Comitato in ordine al riassetto amministrativo e territoriale dei due comuni, è noto ma le cennate iniziative politico-amministrative non sono da intendersi quali attività antitetiche bensì propedeutiche e funzionali alla realizzazione del progetto Trapani-Erice unico comune”.
“Va da sé che saranno i cittadini a stabilire, attraverso i processi democratici disciplinati dalla Legge, quale percorso intraprendere per delineare il futuro di quest’area geografica, nella quale, da troppo tempo, si parla soltanto di ordinaria amministrazione e non di progetti strategici per le nuove generazioni”.